Coronavirus, Bargi (Lega E-R): “Le imprese hanno bisogno di aiuti a fondo perduto, dalla giunta ci saremmo aspettati di più”
Tempo di lettura: 2 minuti
Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna
“La Giunta regionale poteva osare di più quanto a interventi per le imprese di fronte all’emergenza Coronavirus. Molte aziende si aspettano aiuti a fondo perduto più che garanzie per accedere a finanziamenti che finiscono per appesantire, con i loro piani di ammortamento, la capacità di fare investimenti per i prossimi anni da parte di chi, nonostante le difficoltà, ha deciso di riaprire la sua attività”.
Così il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, relatore di minoranza del primo progetto di legge messo a punto della Giunta regionale contro la crisi causata dal Covid 19. Bargi ha fatto appello alla Giunta perché intervenga, con sui mezzi, sulla liquidità a fondo perduto, come ha fatto anche il Governo con il decreto Rilancio, a favore di quelle piccole e medie imprese del terziario e del commercio che hanno ora più esigenze di cassa che di garanzie per accedere a nuovi prestiti. Bargi, per queste ragioni, ha annunciato da parte della Lega l’astensione sul voto sul progetto di legge. “Vogliamo vedere in concreto quale sarà la sua attuazione pratica” ha sottolineato Bargi rivendicando di aver ampliato l’elenco potenziale dei beneficiari degli aiuti sotto la voce turismo non solo alle attività balneari ma anche al turismo montano e di altre zone del territorio della Regione. “Fanno riflettere gli aiuti al terzo settore, alle associazioni e agli enti religiosi, ma non c’è una parola per il fondo perduto per artigiani e commercianti” ha aggiunto Bargi. Che conclude: “E’ positiva la parte del testo originale con le garanzie per le imprese assicurate tramite Confidi, strumento che tuttavia manifesta tutti i suoi limiti rispetto alla drammatica situazione attuale”.
Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it