COPPARO: NUMERI IN CRESCITA PER L’ABBANDONO DEI RIFIUTI
da: Ufficio Stampa Comune di Copparo
NUMERI IN CRESCITA PER L’ABBANDONO DEI RIFIUTI
Si moltiplicano i gesti di inciviltà e i loro costi: 1.887 gli interventi di recupero
I numeri attestano tutta la serietà di un fenomeno di grande inciviltà. Nel 2020 sono stati complessivamente 1.887 le operazioni effettuate da Clara per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di rifiuti abbandonati sul territorio di Copparo. Gli operatori sono stati impegnati in tanti, troppi interventi: dal recupero di sacchetti nei fossati, allo smantellamento di vere e proprie discariche, fino alla bonifica di materiali in eternit, per cui devono essere interpellate ditte esterne e attivati specifici percorsi amministrativi.
Impressionante non è solo il numero degli episodi, ma anche la spesa a carico della comunità, dal momento che queste attività aggiuntive sono costate 38.608 euro, riconducibili ai costi da parte del gestore, che impiega uomini e mezzi per provvedere alla raccolta, alla gestione e al conferimento dei rifiuti al di fuori del normale sistema. Una cifra che supera di oltre il doppio i 16mila euro ‘preventivati’ dall’Amministrazione comunale.
«Le segnalazioni che ci arrivano sono davvero numerosissime e attestano che l’abbandono continua a essere una piaga dilagante nel nostro territorio, penalizzato dalla sua stessa conformazione, visti gli ampi spazi liberi e isolati e i molti percorsi naturalistici lungo gli assi viari attigui ai corsi d’acqua – afferma l’assessore all’Ambiente Massimo Baraldi -. Il deposito incontrollato di rifiuti non solo è motivo di degrado e di inquinamento ambientale, ma pesa sulle tasche dell’intera comunità, anche di chi effettua correttamente la raccolta differenziata. È assolutamente necessario un cambiamento culturale profondo, che faccia leva sul senso civico di ciascuno di noi e incida sul quotidiano».
Consta infatti anche di una fase di sensibilizzazione il progetto della Polizia Locale ‘Lotta al degrado urbano e ambientale. Azioni di Contrasto del fenomeno di abbandono dei rifiuti’, finanziato dalla Regione, che tuttavia propone fattive azioni di dissuasione e di repressione con il posizionamento di 10 fototrappole e le azioni di coinvolgimento delle associazioni di volontariato.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)