da: ufficio stampa comunicazione Camilla Ghedini
I punti oscuri hanno a che fare con la ‘crisi’ Berco, che col suo indotto alimenta un buon numero di imprese, e la spinosa vicenda Carife. Lara Pellegatti, responsabile della sezione locale di Confartigianato, che sul territorio conta oltre 250 realtà, fa il quadro del 2015 appena chiuso, guardando in prospettiva. Rilevate le vulnerabilità, è tuttavia fiduciosa per 4 motivi fondamentali: nel 2015 è ripresa l’elargizione del credito da parte delle banche; l’edilizia torna a marciare, soprattutto per quanto attiene le ristrutturazioni; il Jobs Act ha portato ad alcune decine di stabilizzazioni; si stanno attivando diversi percorsi di accompagnamento nelle imprese a tradizione famigliare. In sintesi, relativamente a quest’ultimo punto: laddove i figli non vogliono portare avanti l’esperienza dei padri, o si intercettano figure qualificate al di fuori, o si perfezionano le competenze all’interno. Ma non si chiude, ossia non si cessa l’attività. «Le realtà che hanno superato questi anni difficili – conferma Pellegatti – stanno guardando al futuro con progettualità. Certo, devono compiere investimenti, soprattutto sul fronte della strumentazione, così da mantenersi al passo con l’innovazione. Ma sono pronte ad affrontare la sfida». Accanto, rileva la responsabile, si stanno consolidando e strutturando start-up. Per il 2016, le incognite riguardano il soprascritto Jobs Act, con sgravi che passano dal 100% per tre anni, al 40% per 2.
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