Copparo: Emergenza gelo, servono sensibilizzazione e risorse.
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Comunicato stampa Comune di Copparo.
Le associazioni di categoria hanno denunciato di essere alle prese con una situazione catastrofica:
La redazione di un documento che, a livello istituzionale, solleciti il Governo ad attivare urgenti misure straordinarie a sostegno delle imprese agricole e lo stanziamento di risorse in aiuto alle aziende gravemente colpite dalle gelate di marzo e aprile.
Queste le due azioni che l’Amministrazione comunale di Copparo metterà in campo.
Lo farà tenendo conto delle analisi e delle istanze esposte da Cia, Coldiretti e Confagricoltura nel corso degli incontri organizzati sul tema dal sindaco Fabrizio Pagnoni.
«È per noi necessario renderci conto della portata di un fenomeno che sappiamo rischia di azzerare i raccolti e di mettere a serio rischio la produzione frutticola e ortofrutticola – ha spiegato il primo cittadino, affiancato dall’assessore al Bilancio, Simone Grandi -. In tal modo potremo attivarci per fornire il supporto comunale, identificando direzione e modalità delle iniziative, condivise, da mettere in campo».
Impietosi i dati forniti dalle associazioni di categoria a fronte di un fenomeno di portata storica, per cui si stima un danno di 900milioni di euro sull’intera penisola.
Coldiretti, su una platea di 56 aziende per 400 ettari, ha calcolato a metà aprile un danno di 5 milioni di euro, aggravato nell’ultimo mese fino a toccare i 7/8 milioni; Cia, su una quarantina di realtà di dimensioni diverse, ha registrato un danno
variabile dal 15%, per le imprese dotate di sistemi antibrina, al 90%; Confagricoltura, sulle 54 aziende afferenti per 360 ettari, ha contato perdite fino all’80% e oltre del prodotto frutticolo.
«La situazione è grave – hanno testimoniato Paolo Ferrozzi e Stefano Maestri di Coldiretti – e si assomma ad altre difficoltà, a partire da cimice asiatica e maculata bruna. C’è molto sconforto, nel settore frutticolo in particolare».
«Lo scenario è disastroso – hanno confermato da Cia Stefano Calderoni e Antonio Fioravanti – e serviranno misure straordinari se vogliamo salvare l’ortofrutta». «Ci aspettiamo uno sforzo di Regione, Governo e Unione Europea – ha rimarcato anche Elisabetta Moscheni di Confagricoltura -, diversamente, le aziende, pure colpite dalla pandemia, saranno destinate a chiudere».
Tutti concordi sulla tempistica stretta per salvare le aziende, che malgrado la perdita di prodotto sono chiamate a sostenere comunque trattamenti e costi, e sui drammatici riflessi attesi anche per l’indotto, dai lavoratori stagionali alle ditte produttrici di materiali funzionali al ciclo produttivo e di vendita.
La risposta alla richiesta di sensibilizzazione verrà da un testo che sarà proposto dall’Amministrazione comunale in prima battuta in sede consiliare. Per quanto riguarda i fondi, il confronto ha portato ad escludere ristori una tantum, insufficienti vista la portata del problema, e incentivi per l’acquisto di strumentazioni, poiché vi si orienterà la Regione: rimane aperta la strada del sostegno all’abbattimento dei tassi in relazione a prodotti bancari di liquidità, utili in attesa di ristori adeguati o di investimenti.
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