COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Emilia Romagna in prima linea negli aiuti umanitari
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Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna
Cooperazione internazionale. Emilia-Romagna in prima linea negli aiuti umanitari ai Paesi in via di sviluppo. 1,2 milioni di euro per combattere povertà, disuguaglianze, malnutrizione e mortalità nel Sud del mondo e fronteggiare l’emergenza Coronavirus. La vicepresidente Schlein: “Solidarietà, una scelta di civiltà. Anche l’epidemia insegna che ne abbiamo sempre più bisogno”
Approvato dalla Giunta regionale il bando rivolto a Organizzazioni non governative, Terzo settore ed Enti locali per progetti di aiuto umanitario. Contributi fino al 70% dei costi, domande entro il 7 settembre
Un milione e duecentomila euro ai Paesi in via di sviluppo per combattere povertà, disuguaglianze, malnutrizione, mortalità infantile, giovanile e materna e fronteggiare le nuove necessità umanitarie dovute alla pandemia.La Regione Emilia-Romagna, da sempre impegnata a sostenere progetti di cooperazione internazionale, continua ad essere in prima linea nelle politiche umanitarie a favore delle aree più fragili del mondo.
Un impegno confermato anche per il 2020 dalla Giunta regionale, che in questi giorni ha approvato il bando rivolto a Organizzazioni non governative, soggetti del Terzo settore ed Enti locali per promuovere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e realizzare interventi di sostegno in ambito sanitario, educativo, sociale, ambientale e di sviluppo rurale. Particolare attenzione sarà data all’emergenza sanitaria e alle nuove emergenze umanitarie causate dal Coronavirus.
“I Paesi in via di sviluppo sono particolarmente colpiti dalla pandemia e dobbiamo dare una mano. Spesso, infatti, non dispongono di strutture sanitarie sufficienti e rischia di aumentare il numero di persone che vivono in condizioni di povertà estrema, senza una buona occupazione e una rete di servizi di supporto – sottolinea la vicepresidente della Regione con delega alla cooperazione internazionale, Elly Schlein -. Non rinunciamo a promuovere nelle zone più a rischio condizioni migliori di vita, di sviluppo sostenibile, di formazione e buona occupazione- aggiunge la vicepresidente- contribuendo a raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 non solo nella nostra regione ma anche nel resto del mondo. Consideriamo la solidarietà una scelta di civiltà e in questo momento scegliamo di aiutare le organizzazioni della società civile, il terzo settore e gli Enti locali a ripartire nella cooperazione e nella solidarietà perché l’epidemia insegna che ne abbiamo sempre più bisogno”.
Gli aiuti interesseranno soprattutto l’Africa, con Burundi, Burkina Faso, Camerun, Campi Profughi Saharawi, Costa D’Avorio, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico, Senegal, Tunisia, oltre ai Territori dell’Autonomia Palestinese, Bielorussia e aree ucraine contaminate dall’incidente nucleare di Chernobyl.
L’Intero pacchetto di risorse (1,2 milioni di euro) consentirà di cofinanziare fino al 70% i costi totali dei progetti selezionati, nei contesti territoriali dei Paesi dell’Africa (950 mila euro), dell’Est Europa (100 mila euro), e dei territori palestinesi (150 mila euro).
Modalità e termini per partecipare al bando
I soggetti interessati a partecipare al bando devono accreditarsi tramite l’applicativo “software della cooperazione” e inviare il proprio progetto entro le ore 17 del 7 settembre. Le istruzioni per utilizzare la piattaforma e le modalità per partecipare al bando sono consultabili sul sito della Regione Emilia-Romagna https://fondieuropei.regione.emilia-romagna.it/bandi/bando-per-la-cooperazione-internazionale-2020. /Ti.Ga.
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