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Da: CIDAS Ferrara

“Sono qui per conoscere il lavoro delle cooperative sociali e riportare le loro buone pratiche in Sudafrica, dove abbiamo bisogno di attivare nuovi modelli di sviluppo”, ha detto al suo arrivo a Ferrara Ndileka Mandela, nipote di Nelson e attivista sudafricana per i diritti umani.
Per questo, martedì 9 luglio, nell’ambito delle iniziative organizzate in città da Legacoop Estense per la Giornata Internazionale delle Cooperative, una delegazione della cooperativa sociale CIDAS ha incontrato la Mandela per un confronto sui servizi che offre alle comunità del territorio.
La delegazione di CIDAS era composta da chi si occupa di cura ed assistenza degli anziani, accudimento, tutela ed educazione dei minori, accoglienza ed integrazione di richiedenti asilo e rifugiati.
“Voi siete 1600 cooperatori, se esistesse una realtà così da noi, vorrebbe dire che ognuno potrebbe mantenere dieci membri della propria famiglia e ci sarebbe sostentamento per 16 mila persone. Sappiamo che i nostri due sistemi sono molto diversi, ma il nostro governo dovrebbe venire qui a studiare il vostro esempio per risolvere i problemi di fame ed occupazione che abbiamo”.
La Mandela, madrina del concerto “The Liberation Project” in scena al Teatro Nuovo, ha spiegato inoltre di ritenere la musica un metodo educativo fondante per migliorare la società ed ha voluto conoscere l’esperienza dei Camelot Combo, ideata da CIDAS con l’Associazione dei Musicisti di Ferrara, un gruppo musicale di percussionisti composto da richiedenti asilo e rifugiati.
All’incontro era presente anche una famiglia del progetto Vesta: Alessandra e Pier Luigi, che stanno ospitando un giovane rifugiato nella propria casa ed una rappresentanza di richiedenti asilo a cui la Mandela ha voluto consegnare un messaggio di speranza: “che l’Africa possa tornare ad essere un luogo accogliente dove rientrare se lo vorrete”.
Molto attenta ai diritti di donne e minori, per i quali ha anche creato la Fondazione Thembekile Mandela attraverso cui porta avanti battaglie sociali in difesa dei più deboli, ha voluto conoscere i progetti educativi di CIDAS che mirano non solo al supporto dei più piccoli, ma anche dei loro genitori, perché lo sviluppo degli uni è strettamente connesso a quello degli altri.
Infine si è detta interessata al sistema di assistenza socio sanitaria domiciliare della cooperativa “che da noi aiuterebbe molte persone in difficoltà che non riescono a spostarsi dalle zone rurali per andare a farsi curare in città”.
Uno scambio proficuo tra una figura di rilievo internazionale ed una cooperativa storica del territorio ferrarese, nata 40 anni fa e che oggi eroga servizi socio-sanitari rivolti a persone anziane e con disabilità, attività educative per l’infanzia e l’adolescenza, fornisce trasporto sanitario, gestisce servizi rivolti all’accoglienza ed integrazione dei migranti, si occupa di mediazione sociale ed inclusione lavorativa. Oltre che nella provincia di Ferrara, è attiva in quelle di Bologna, Ravenna, Parma, Piacenza, Bergamo, Padova e Trieste.

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