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Convegno con scrittori emergenti per riflettere sulle tendenze della narrativa contemporanea; modera Alberto Amorelli (Istituto Luigi Einaudi, mercoledì 17 aprile, ore 9.15-13.00)

Articolo pubblicato il 15 Aprile 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Organizzatori
Giovani e letteratura – l’incontro chiude il ciclo di ‘ApertaMente’ per l’anno scolastico 2018-19.

Passerella di quattro giovani narratori presso l’Istituto di Istruzione Superiore Luigi Einaudi, per l’ultimo appuntamento con il ciclo di Apertamente per il corrente anno scolastico; a presentare le loro novità narrative, mercoledì 17 aprile, presso l’Aula magna di via Savonarola n. 32 (ore 9,15-13,00), saranno Eleonora Pescarolo, Stefano Bonazzi, Paolo Panzacchi e Alberto Petrelli, in un incontro che sarà moderato da Alberto Amorelli, della Compagnia del Libro. Il Convegno costituirà un’occasione per esplorare le nuove tendenze della narrativa contemporanea e per riflettere sul rapporto tra i giovani e la letteratura, ma anche per coinvolgere gli allievi dell’Istituto Einaudi in improvvisazioni di scrittura creativa.
Con Eleonora Panzacchi sarà di scena la fantascienza, un genere che continua ad appassionare i giovani lettori; la scrittrice di Este presenterà il suo romanzo, “Braccati” (Adiaphora Edizioni, 2017), primo libro di un’annunciata saga, i cui protagonisti Ireen Devar e Korrar Tammon sono in fuga tra le galassie, a bordo di un’astronave, per proteggere da mani nemiche un potente cristallo alieno e per scampare dai Cacciatori di Schiavi.
Il ferrarese Stefano Bonazzi presenterà invece “L’Abbandonatrice” (Fernadel edizioni, 2017), un romanzo che, ripercorrendo con modalità noir e retrospettiva la storia di Sofia, che ha scelto il suicidio come via di fuga, racconta di adolescenza e disagio, ma pone anche l’accento sulle responsabilità che comportano le scelte a ogni età, qualunque ruolo la vita ci abbia riservato.
Di sparizioni desiderate, e chissà se realizzate – lasciamo ai lettori il gusto della scoperta – si parla anche in “Drammi quotidiani” (edizioni Pendragon, 2018), romanzo del sassolese Paolo Panzacchi, in cui si narra la tragicomica normalità del protagonista, il pubblicitario Francesco Garelli, preso nel frullatore di una frenesia indotta da lavoro, famiglia con prole, genitori e amicizie che esigono tempo costante e asfissianti attenzioni: gabbie maledette insomma, eppure così comuni per questo nostro tempo che ci vuole sempre tremendamente operosi.
Con il grottagliese Alberto Petrelli sarà infine il personaggio di Babuz a prendersi la scena, protagonista nel romanzo “I Dolori del Giovane Imbuto” (edizioni Pendragon, 2015), uno sconclusionato e pasticcione sceneggiatore di film a luci rosse.
A moderare l’evento sarà Alberto Amorelli, poeta e narratore, curatore tra il 2014 e il 2017 delle edizioni cittadine del festival del noir e del thriller GialloFerrara e Giallo OFF; nel 2019, già moderatore al festival Castrum in noir, Amorelli parteciperà al fianco di Marcello Simoni, in maggio, alla terza edizione di Nero Laguna. .

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani