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Chi parla di “istinto materno” deve mettere in conto un’ampia varietà di eccezioni. Ad esempio questa signora, che aveva lasciato la figlia piccolissima a una vicina di casa per “andare a prendere le sigarette” ed era sparita per settimane, poi per mesi…

La mamma che non c’è

Mi sono allontanata
e ho fatto una frittata.
Ho detto “Adesso torno”
ed è da più di un anno

che non vedo mia figlia…
Chissà se mi somiglia?
Forse non è normale
ma io non ci sto male.

Lavoro quando posso,
son cuoca e ballerina
e per tenermi il posto
trascuro la bambina.

Ancora non invecchio.
Per vergogna o disgusto
rifuggo dallo specchio
e cerco l’uomo giusto.

Mi cerco un fidanzato
che si voglia accollare
i debiti, il passato
e una bimba da cullare.

Tanto è nel seggiolone
non sembra intelligente,
se manca un genitore
non si accorge di niente.

Tanto non ha importanza,
tanto non ha memoria.
Sto fuori dalla stanza
e dalla nostra storia.

Questa mamma riduceva il senso di colpa per avere abbandonato la bambina dicendo a se stessa che una neonata “non capisce niente”. Purché qualcuno la nutra e la cambi, tutto va bene. A me pareva un trucco della signora per nascondere la propria incapacità a stare nella relazione con la figlia. Poi sì, la bimba cresceva con altri adulti premurosi e attenti alle sue necessità, ma il vuoto di una mamma che se ne va non si colma tanto in fretta.

CONTRO VERSO, la rubrica di Elena Buccoliero con le filastrocche all’incontrario, le rime bambine destinate agli adulti, torna su Ferraraitalia  il venerdì. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

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Elena Buccoliero



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