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CONTRO VERSO
L’occhio nero della mamma

Articolo pubblicato il 26 Giugno 2020, Scritto da Elena Buccoliero

Tempo di lettura: 2 minuti


È ormai provato scientificamente che la violenza in famiglia fa del male ai bambini, quella vista come quella subita. La riconoscono, anche quando non ne sono spettatori diretti, e la loro sorte è affidata alle scelte degli adulti.

L’occhio nero della mamma

La mia mamma ha un occhio nero.
Non lo so se è proprio vero,
lei m’ha detto questa volta
che ha sbattuto nella porta.
S’era fatta ancor più male
scivolando sulle scale.
Una cosa non mi piace:
babbo strilla e mamma tace.
Un agente è stato qui,
lunedì, poi martedì…
Fino al sabato è tornato
l’ispettore ed il tenente
e la mamma gli ha giurato
che non è successo niente.
Lei dev’esser proprio buona
– a me sembra di capire –
se ogni volta lo perdona
on il rischio di morire.
Ora il giudice in udienza
vuol saper la verità,
lo ripete con veemenza,
lo ripete a sazietà.
Dice che io son bambino
e i bambini, per decenza,
han diritto d’imparare
cose belle e non violenza.
“Son caduta per errore”,
dice mamma al magistrato
Sì, lo sbaglio dell’amore…
Lui capisce – ma è spiazzato.
Il mio babbo ormai non cambia,
mamma non lo cambierà.
Ho paura, e pianto, e rabbia…
Chissà come finirà!?

Secondo l’unica ricerca nazionale sul maltrattamento all’infanzia in Italia, condotta da Cismai, Terres des Hommes e Autorità Garante dell’Infanzia e Adolescenza, la violenza assistita è la seconda forma di maltrattamento più diffusa in Italia.
Si dice ‘violenza assistita’ quella in cui il bambino è – non ‘assistente’, ma – spettatore della violenza su un familiare, più spesso la madre ma ipoteticamente anche il padre, i fratelli, i nonni…

CONTRO VERSO, la rubrica di Elena Buccoliero con le filastrocche all’incontrario, le rime bambine destinate agli adulti, torna su Ferraraitalia tutti i venerdì.
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Elena Buccoliero



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani