Dev’essere difficile per un uomo cresciuto in una cornice culturale molto precisa, che esalta il dominio maschile sulla donna, accogliere visioni diverse o anche solo modificare il proprio comportamento. Quest’uomo non aveva problemi con la legge, era un onesto lavoratore e ci teneva molto a fare bella figura con l’autorità – che, per colmo di sfortuna, era rappresentata da una donna! Ma non è riuscito a camuffarsi per bene…
Il democratico
Mia moglie è libera
fa ciò che vuole
purché lo faccia
senza rumore.
Anzi, che taccia
e senza sporcare.
E non si azzardi
a denunciare.
Su tutto il resto
non metto bocca.
Lei ha l’occhio pesto
ma mio figlio non si tocca
Sono sincero:
io sono aperto,
sono straniero
e di concerto
con i miei vecchi
e la comunità
sto tra il rispetto
e la modernità.
All’apparenza
assai democratico
salvo l’essenza
e resto arcaico.
Dico a mia moglie:
“Fai ciò che vuoi
ma se m’imbrogli
passi dei guai.
Io mi accontento
se mi ubbidirai.
L’amore è questo
o ti accorgerai:
ti tolgo il bambino.
Tanto, tu che mi fai?”
Il preteso dominio sul destino dei bambini continua a essere una delle minacce più quotate tra gli uomini violenti. A volte pensano di poterli sottrarre alla madre per il peso intrinseco della figura maschile, a volte in ragione della propria superiore capacità economica, altre volte ancora perché li allontano fisicamente, fino ai casi più drammatici.
È importante far comprendere a questi signori che sono i padroni di niente, certo non dei loro figli. I bambini devono essere preservati e protetti dalla violenza. Insieme alla madre.
CONTRO VERSO, la rubrica di Elena Buccoliero con le filastrocche all’incontrario, le rime bambine destinate agli adulti, torna su Ferraraitalia il venerdì. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]
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Elena Buccoliero
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