CONTRO VERSO
Filastrocca un po’ meccanica d’un bambino ipercinetico
Filastrocca un po’ meccanica d’un bambino ipercinetico
Era un ragazzino timido, magrissimo, apparentemente fragile. Avrà avuto 11-12 anni. Faceva i compiti col papà, ma il papà aveva grandi sogni e non sopportava di vedere che il ragazzo si distraeva, non capiva, non stava al segno. Sono iniziati così i maltrattamenti, che a un certo punto sono stati riferiti dal figlio e riportati all’autorità giudiziaria. Nelle rime c’è il succo di quell’udienza.
So-noi-per-ci-ne-ti-co
ean-cheun-po’-bi-sbe-ti-co.
Di-co-con-ri-te-gno-che
stu-dio-col-so-ste-gno.
So-noun-pe-so-piu-ma
ma-mi-vien-la-schiu-ma
quan-do-mi-de-ri-do-no
co-me-se-miu-cci-do-no.
Ba-bboèa-ssaiin-fe-li-ce
sem-pre-ma-le-di-ceil
gior-no-che-son-na-toe
mi-chia-mahan-di-ca-ppa-to
Lui-mi-di-ce-sem-pre
“Non-ca-pi-sci-nien-te”
pe-ro-gni-que-stio-ne
pi-cchia-col-ba-sto-ne.
Quan-do-sba-glioa-ccen-ti-i
-ni-zia-noi-tor-men-ti-i
cal-co-li-sba-glia-ti
non-son-per-do-na-ti.
O-dio-la-gra-mma-ti-ca
e-la-ma-te-ma-ti-ca.
O-dio-tan-toi-li-vi-di
sui-miei-pol-si-pa-lli-di
Non-lo-vo-glio-di-re
e-mi-faa-rro-ssi-re
io-lo-vo-rreia-ma-re
lui-vuo-le-pi-cchia-re.
Pi-cchio-pu-re-i-o
e-mi-sen-toun-Di-o
mail-mio-pro-fe-sso-re
di-ce-cheèu-ne-rro-re.
Co-sì-hoor-mai-ca-pi-to
qu-e-llo-che-vi-di-co:
sa-ròhan-di-ca-ppa-to
ma-lui-siè-sba-glia-to.
Io-sa-rò-fa-lla-to (ma)
non-mi-sen-toa-ma-to.
Sem-pre-ba-sto-na-to
non-miha-maia-cce-tta-to.
Ba-bbo-miha-pi-cchia-toe
no-non-mi-sen-toa-ma-to.
I bambini e i ragazzi con problemi particolari che influenzano le loro capacità di apprendimento o le possibilità di relazione corrono maggiori rischi di essere maltrattati sia in famiglia che fuori. I loro limiti richiedono pazienza. I genitori, poi, possono vivere quei limiti come una sconfitta personale o di coppia e inconsciamente far pagare il prezzo ai bambini. Fortunatamente non è sempre così. È sicuro però che, quando un figlio ha una disabilità o un altro tipo di difficoltà c’è più bisogno ancora di una rete di supporto
CONTRO VERSO, la rubrica di Elena Buccoliero con le filastrocche all’incontrario, le rime bambine destinate agli adulti, torna su Ferraraitalia il venerdì. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

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Elena Buccoliero
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)