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Da ufficio stampa PDStampa

Insidiata da minacce in continua evoluzione, la sicurezza dei cittadini richiede risposte concrete, ed è necessario un rapporto di collaborazione reciproca tra Stato e istituzioni territoriali. Anche per questo il gruppo assembleare PD ha presentato una risoluzione che da un lato impegna la Giunta a farsi promotrice presso il Governo di accordi per la promozione della sicurezza integrata sul territorio emiliano romagnolo e dall’altro di attivarsi presso il Ministero dell’Interno per favorire l’interconnessione tra le amministrazioni locali e le strutture di polizia con il sistema di controllo targhe.

“L’Emilia Romagna ha avviato nel 1994 il progetto Città Sicure, sostenendo inoltre mille progetti di sicurezza urbana e di prevenzione dei fenomeni criminali – spiega il consigliere regionale Paolo Calvano –. Negli ultimi anni anche diverse amministrazioni locali e regionali hanno investito in soluzioni tecnologiche di videosorveglianza, implementando sui propri territori sistemi di telecamere intelligenti in grado di leggere le targhe dei mezzi in circolazione ed avere la possibilità, attraverso specifici software ed un collegamento di rete connesso al Ministero dell’interno, di ottenere in tempo reale informazioni circa la presenza di veicoli circolanti sul territorio e segnalati come veicoli con denuncia di furto”.

I sistemi di videosorveglianza non sono però sempre stati in grado di dialogare sinergicamente tra loro e quindi non se ne è potuto sfruttare l’alto potenziale. “Da questo punto di vista, chiediamo che la Regione Emilia Romagna come ente intermedio, favorisca l’attivazione di un sistema di sicurezza integrato – prosegue Calvano –, che rappresenterebbe un prezioso strumento di contrasto all’attività criminale. Questo permetterebbe non solo di intervenire in modo tempestivo nei casi di bisogno ma, soprattutto, di gestire al meglio le attività investigative. Per questo è urgente anche che il collegamento alla banca dati dei veicoli rubati da parte delle polizie locali venga ripristinato. Dando maggiori strumenti a Comuni e Polizia locale non facciamo altro che dare risposte alla crescente richiesta di sicurezza delle persone”.

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