Da: Coldiretti
In Emilia-Romagna salve 2.700 tonnellate di ‘poveracce’ e 150 lavoratori
Con l’inizio del 2017 si sono rimpicciolite le vongole nei piatti degli italiani per effetto del via libera alla deroga comunitaria che abbassa per l’Italia da 25 millimetri fino a 22 millimetri la taglia minima nella raccolta del mollusco-bivalve, conosciuto in Emilia Romagna come poveracce o pavarazze. Lo rende noto Coldiretti Impresa Pesca Emilia Romagna, sulla base della pubblicazione del regolamento comunitario avvenuta il 23 dicembre e del decreto applicativo del Ministero delle Politiche agricole appena emanato recante l’adozione del Piano nazionale Rigetti della risorsa vongola (chamela gallina). La riduzione delle dimensioni – sottolinea la Coldiretti Impresa Pesca Emilia Romagna – non cambierà certo il sapore dei tanti piatti che secondo la tradizione regionale e italiana valorizzano il pregiato mollusco di mare. Al contrario la riduzione della taglia minima delle vongole pescabili in Italia rappresenta una misura attesa da anni anche per salvare questi gustosi menu poiché – spiega Coldiretti Impresa Pesca – i mutamenti dei fondali ed i cambiamenti climatici hanno frenato la crescita di questo pregiato mollusco, i lunghi tempi di accrescimento, e la frequente presenze di vongole sotto i 25 mm., vecchio limite minimo, nelle confezioni, hanno costretto biologici ed amministratori a procedere ad una deroga della normativa e nel contempo ad attivare uno speciale piano di gestione che sottopone gli operatori delle pesca ad una serie di controlli mai attuati fino ad oggi per gli altri comparti dell’ittico.
E’ stata finalmente accolta – sostiene Coldiretti Impresa Pesca regionale – la richiesta di riduzione della taglia minima delle vongole pescabili in Italia che rischiava di affondare una parte importante della marineria con multe e sequestri ma anche per il taglio delle esportazioni, che rappresentano quasi la metà della produzione nazionale con un impatto devastante sul settore. Nei 120 chilometri di costa dell’Emilia Romagna – ricorda Coldiretti Impresa Pesca regionale – il settore interessa 54 draghe (18 nel compartimento di Ravenna e 36 in quello di Rimini) che pescano mediamente 2.700 tonnellate di vongole l’anno (1.316 a Ravenna, 1.445 a Rimini) e danno lavoro 150 marinai, ed ad altrettante persone occupate nell’indotto. In Italia, la flotta è composta di circa 710 imprese e oltre 1600 addetti ed ha un indotto di altre 300 imprese di commercializzazione all’ingrosso ed un altro migliaio di addetti.
La durata del provvedimento che ha ottenuto luce verde dai rappresentanti dei Governi Ue è fissata – informa Coldiretti impresa pesca – fino al 31 dicembre 2019. Il via libera comunitario, valido quindi per i prossimi tre anni di sperimentazione, non riguarda tutte le vongole, la cui produzione è di circa 60 mila tonnellate, ma solamente le nostrane presenti in mare aperto, sono escluse quelle di allevamento (tapes philiphinarum); si tratta dei lupini prodotti in 20 mila tonnellate circa, che crescono meno velocemente della vongola di allevamento (verace o filippina). I vincoli posti alle dimensioni della vongola nostrana – conclude Coldiretti Impresa Pesca – hanno anche favorito la diffusione tra i banchi del pesce ma anche ristorante di altre tipologie di vongole, proveniente da altri continenti, in particolare lavorate e congelate, spesso spacciate per specie autoctone.
Sostieni periscopio!
COLDIRETTI
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it