Consulta provinciale dell’economia e del lavoro per il rilancio del territorio dopo l’emergenza coronavirus
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Da: Provincia di Ferrara.
“Il Covid-19 ha svuotato le nostre città, riducendo le libertà e ci ha chiuso in casa facendoci convivere con la paura. Come se non bastasse, ci si è messo pure il terremoto martedì mattina con la scossa di 2.9 a Mirabello, facendoci tornare in mente i ricordi dell’emergenza del 2012”.
Con queste parole la presidente della Provincia, Barbara Paron, ha aperto la Consulta provinciale dell’economia e lavoro, riunita in videoconferenza.
Quali risposte e come darle a lavoratori, imprese e cittadini con fatturati e redditi falcidiati, subito dopo cessata l’emergenza, è stato il tema.
Per quanto riguarda la Provincia, “si potrebbero mettere in moto risorse per 31 milioni, più 7,5 dell’avanzo sul consuntivo 2019 – ha ricordato la presidente – e gli uffici dell’amministrazione sono già al lavoro per velocizzare le progettazioni relative al piano investimenti e far partire prima possibile i cantieri”.
Un primo impegno è di approvare il consuntivo 2019 entro aprile, proprio per rendere subito disponibile l’avanzo di amministrazione, senza ricorrere alla proroga a fine maggio concessa dal governo.
Servono però segnali da Palazzo Chigi per velocizzare le procedure d’appalto e perché c’è il rischio che gli avanzi possano essere bloccati dalla necessità di istituire un fondo a copertura delle mancate entrate nei bilanci pubblici, per effetto dell’emergenza in corso.
Pronta è stata la risposta del parlamentare ferrarese Luigi Marattin, che ha dato anticipazioni sul nuovo Decreto legge in fase di definizione, per rafforzare le misure già adottate in precedenza sui temi emergenza, credito, lavoro e fisco.
L’entità della nuova manovra dovrebbe essere di almeno altri 25 miliardi.
Sul fronte emergenza – ossia sanità, ordine pubblico e sicurezza – i finanziamenti continueranno a essere a pié di lista.
Sul credito, il governo sta valutando misure per garantire iniezioni di liquidità alle imprese, con lo Stato in veste di garante su crediti bancari rispetto a percentuali di fatturati.
Per il lavoro è atteso il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, come previsto dal precedente decreto legge di marzo, oltre alle proroghe per congedi parentali,voucher, contratti a tempo determinato e autonomi. C’è anche il problema di coloro che rimangono fuori dalla rete degli strumenti di tutela già messi in campo (come i soggetti più in difficoltà).
Qui una delle tesi in campo è di veicolare risorse tramite i Comuni, che conoscono meglio le situazioni in loco rispetto a Roma.
Sul fronte fiscale, poi, l’intenzione è di andare verso altri rinvii delle scadenze.
Raccolto, infine, l’assist della presidente Paron per quanto riguarda la necessità di semplificare le procedure di appalto e far partire i cantieri.
Fra i temi in discussione nel governo, infatti, c’è la sospensione del Codice appalti con l’automatica entrata in vigore della Direttiva Ue in materia, mentre per le grandi opere la strada sembra essere quella seguita per il ponte Morandi a Genova, cioè quella dei commissari straordinari.
È seguito l’intervento dell’assessore regionale allo sviluppo economico, Vincenzo Colla, che ha dato alcuni numeri di scenario per definire una situazione da pandemia economica, oltre che sanitaria. Analisi che prefigurerebbero un calo del 6,5 per cento del Pil nazionale, con migliaia di posti di lavoro a rischio.
Per questo nelle strategie di risposta e rilancio economico devono esserci la sanità (“strategica per l’economia e la democrazia” ha detto), il lavoro (“Cultura della sicurezza e dell’impresa devono andare di pari passo”), con l’auspicio che nel nuovo provvedimento del governo ci sia una copertura degli ammortizzatori in deroga almeno fino a maggio (“a fine marzo utilizzate 8 milioni di ore di cassa integrazione, un dato senza precedenti”, ha ricordato).
Per quanto riguarda i settori economici per l’economia del territorio, l’assessore ha ricordato la digitalizzazione (“è il tema del futuro, l’infrastruttura digitale è strategica”), logistica, trasporti, edilizia agroalimentare. In particolare, su quest’ultimo l’assessore ha lanciato un appello: “occorre spingere sul tasto lavoro, perché le produzioni non restino sui campi”.
Liquidità e meno burocrazia è stato l’sos corale lanciato dal mondo imprenditoriale e delle rappresentanze economiche, mentre la salvaguardia della sicurezza e tutela dei lavoratori è stato l’aspetto maggiormente ricordato dal versante sindacale, con l’invito a dare gambe a strumenti già sottoscritti e operativi come Patto per il lavoro, Aree interne e sviluppo infrastrutturale del territorio.

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PROVINCIA DI FERRARA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani