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Da: Ufficio del sindaco Comune di Bondeno

La pulizia dei fossi e dei corsi d’acqua del territorio è una priorità. A dirlo è il Consorzio di Bonifica di Burana, che sta scrivendo in questi giorni ai vari comuni interessati dai provvedimenti di “manutenzione dei fossi irrigui e di scolo delle acque”. I quali, sul territorio matildeo, per vocazione, sono numerosi e disseminati un po’ ovunque. «Quello che è successo lo scorso autunno – ricorda l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi – deve insegnarci che è fondamentale la pulizia di fossi e corsi d’acqua, affinché sia mantenuta la perfetta funzionalità ed efficienza idraulica. Questo in considerazione del fatto che i ristagni d’acqua, provocati anche dal non corretto scolo, possono in qualche caso provocare smottamenti. Per esempio, delle sedi stradali, con ingenti costi di manutenzione per la ripresa delle numerose frane». Il Consorzio di Bonifica, che con il Comune si sta occupando di riprendere alcune frane (per esempio, recentemente si è lavorato a Zerbinate, in via Ferrarese, ed è in programma anche l’intervento in via Comunale per Burana e in seguito quello a Settepolesini, dove sono stati abbattuti numerosi alberi) ha deciso ora di intraprendere la strada delle prevenzione. «Per ragioni di sicurezza idraulica, igienico-sanitaria e di circolazione stradale – spiega nella sua lettera agli enti locali il presidente del Consorzio, Francesco Vincenzi – occorre mantenere puliti gli alvei di tutti i corpi d’acqua superficiali o tombinati di scolo, di drenaggio e irrigazione, al fine di evitare allagamenti delle aree circostanti, ristagni e qualsiasi altro ostacolo al libero deflusso delle acque». Le conseguenze del mancato rispetto delle suddette disposizioni sono sotto gli occhi di tutti, in occasione di ogni fortunale e in caso di precipitazioni intense. La misura richiesta dal Consorzio per la manutenzione di fossi e opere di scolo riguarda i proprietari, gli affittuari e tutti coloro che hanno «un diritto di godimento sui terreni frontisti di canali, fossi e corsi d’acqua di scolo e irrigazione». Affinché si provveda all’esecuzione dei lavori atti a mantenere i medesimi corsi d’acqua in condizioni di perfetta funzionalità idraulica. Tra gli interventi richiesti ai frontisti: lo spurgo delle condotte di cemento sotto i ponticelli e dei fossi tombinati, in corrispondenza di tutti gli accessi carrai privati, allo scopo di evitare ristagni, maleodoranze, ed allagamenti delle aree circostanti; la conservazione di un buono stato delle sponde dei fossi laterali alle strade, per impedire gli smottamenti del terreno; l’espurgo e pulizia dei canali derivatori, il diserbo dei fossi, la potatura dei rami, delle piante, delle siepi; la liberazione dei fossi, cavi e canali. Senza dimenticare la riparazione di manufatti idraulici di derivazione irrigua e scolo e la rimozione (e trasporto) dei materiali di scarto delle suddette operazioni di pulizia e manutenzione.

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