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da: organizzatori

Conti in equilibrio. Bene la gestione ordinaria. Svalutati investimenti finanziari e immobiliari

L’assemblea generale dei soci delegati del Consorzio agrario dell’Emilia (CAE) ha approvato ieri sera (con la sola opposizione dei delegati della componente Agrinsieme) il bilancio 2014 dell’impresa cooperativa operante sulle tre province di Bologna, Modena e Reggio Emilia e, in parte, su quella di Ferrara.
I conti del gruppo CAE chiudono con un valore della produzione di circa 441 milioni di euro mentre la capogruppo CAP EMILIA chiude a circa 230 milioni. I numeri segnalano uno scostamento rispetto ai valori del 2013 con una perdita di esercizio di circa 4 milioni di euro.
“I conti dell’attività ordinaria del CAE – dice il direttore generale Angelo Barbieri – restano in buon equilibrio come dimostrano il margine operativo netto di quasi 2 milioni di euro e il risultato di gestione sostanzialmente in pareggio.
Il risultato negativo va addebitato, oltre che alla negativa congiuntura economica dell’anno passato, anche alla svalutazione prudenziale effettuata di investimenti finanziari e immobiliari”. Per affrontare crisi economica e difficoltà di mercato nel corso del 2014 è stata attuata una consistente riduzione del costo del personale operando su due direttrici: un contratto di solidarietà e l’incentivazione al prepensionamento.
“Resta comunque confermata la validità strategica del progetto CAE – aggiunge il presidente Gabriele Cristofori – in una annata tra le più difficili degli ultimi anni. La fusione sta dando risposte positive al territorio e alle attese dei soci-agricoltori in termini di servizi.
Abbiamo fatto argine alle tante criticità grazie ad una impresa ancor più radicata sul territorio. Continueremo ad investire e a crescere per sempre meglio rispondere alle esigenze del mondo agricolo emiliano. E per assecondare la voglia di innovazione che, specie tra le aziende gestite da giovani, disegna un futuro sempre più interessante per la nostra agricoltura.
Il progetto CAE prevede il nostro ingresso anche nei territori delle province di Parma e Ferrara”.

SETTORI E RICAVI
I ricavi della capogruppo CAP EMILIA vedono in primo luogo il settore cereali con 57,3 milioni di ricavi. Le quantità ritirate di grano tenero, duro, mais, sorgo, soia e orzo sono passate dalle 239.476 tonnellate del 2013 alle 276.240 del 2014 con un incremento complessivo del 15%. Dal 30 agosto 2014 CAE ritira anche cereali e proteici dei soci della cooperativa CAPA FERRARA di Vigarano Pieve.
Il secondo comparto per volume d’affari sono le macchine (33,7 milioni), poi gli antiparassitari (29,7 milioni) e i mangimi (28,9 milioni). Bene anche il comparto assicurativo-finanziario: l’agenzia generale Fata ha raccolto premi nei rami vita, danni e grandine per quasi 27 milioni di euro, in linea col 2013. Stabile anche il fatturato del settore alimentare (6 discount Ecu, negozi tradizionali e Botteghe di Campagna amica per un totale di vendite di 5,3 milioni di euro), in controtendenza rispetto al mercato.

SOCIETA’ CONTROLLATE E COLLEGATE

Il fatturato aggregato del gruppo CAP EMILIA ha raggiunto nel 2014 oltre 440 milioni di euro, in linea con i valori 2013.
Positivi in particolare i risultati di Eurocap Petroli (quasi 125 milioni), SIS-Società Italiana Sementi (42,6 milioni) e del polo mangimistico Emilcap (33 milioni).

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