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Lunedì 18 luglio con 18 voti a favore e 1 solo astenuto, il Consiglio Comunale di Reggio Emilia ha approvo la mozione per il riconoscimento della libertà, della protezione e dello status di rifugiato politico a Julian Assange.

La mozione è stata sollecitata ed elaborata da diverse forze politiche, che infatti l’hanno poi firmata e sottoscritta insieme a 100 reggiani e al Movimento Free Assange Reggio Emilia. I consiglieri di Coalizione Civica, 5Stelle ed Europa Verde l’hanno presentata e discussa nel pomeriggio. Solo i consiglieri di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia non l’hanno votata.

Nella disamina è emersa da parte dei tanti consiglieri intervenuti in modo appassionato la vicenda personale e giudiziaria di Assange, detenuto da anni senza un processo in un carcere di massima sicurezza come un terrorista senza esserlo e senza aver compiuto crimini, la vicenda professionale di un giornalista che ha affrontato i rischi del suo mestiere facendo inchieste scomode senza lasciarsi intimidire dalle pressioni dei poteri forti, ma collaborando attivamente con le testate giornalistiche di tutto il mondo nel rispetto della privacy degli interessati, la vicenda etica e valoriale di una persona che non si è voltata dall’altra parte quando ha visto la verità dei fatti, rispettando il diritto di ogni essere umano a sapere tutte le cose fuori da ogni ipocrisia e da ogni comoda “versione degli eventi”. Il giornalismo ha un compito da svolgere, un obiettivo da raggiungere. NON E’ UN CRIMINE. L’Europa e l’Italia, culla della civiltà e del diritto, ci devono essere in questa importante battaglia!

Proprio il 18 luglio, nella giornata dedicata a Nelson Mandela, recluso per 29 anni in carcere a causa del suo attivismo per i diritti umani, questa azione del Consiglio Comunale a favore di Assange arriva come un monito e un impegno fortemente simbolici, affiché, come ha detto il sindaco Luca Vecchi, “la Costituzione guidi sempre le scelte nella difesa dei diritti di tutti, a partire da Reggio, città culla della Resistenza”.

“Fino a quando persisteranno l’ingiustizia e l’ineguaglianza, nessuno potrà mai sentirsi a posto!” (Nelson Mandela, Premio Nobel per la pace 1993).

Se è vero che questo è un fondamentale passo per diffondere la conoscenza della causa di questo perseguitato giornalista, è altrettanto vero che è il primo, dato che la mozione impegna la Giunta a presentare il caso al Ministero degli Esteri affinché gli attribuisca lo status di perseguitato politico, così come in effetti è. Noi cittadini stiamo dalla parte di chi denuncia, di chi rivela la verità, di chi dà voce ai perseguitati e ai senza voce, di chi è considerato “carne da macello”… WikiLeaks è stato anche tutto questo e gliene siamo grati!

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Francesco Monini

Nato a Ferrara, è innamorato del Sud (d’Italia e del Mondo) ma a Ferrara gli piace tornare. Giornalista, autore, infinito lettore. E’ stato tra i soci fondatori della cooperativa sociale “le pagine” di cui è stato presidente per tre lustri. Ha collaborato a Rocca, Linus, Cuore, il manifesto e molti altri giornali e riviste. E’ direttore responsabile di “madrugada”, trimestrale di incontri e racconti e del quotidiano online “Periscopio”. Ha tre figli di cui va ingenuamente fiero e di cui mostra le fotografie a chiunque incontra.


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it