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Da Paolo Giardini

La luna e il dito

Un pezzo di strada cambia volto. In Contrada di Borgoricco (percorso obbligato di auto dirette all’ambito parcheggio in fondo alla via, il più vicino al Duomo che ci sia), dove c’era l’immobile Enel c’è un vuoto che la proprietà dell’area vorrebbe riedificare con un parcheggio multipiano.
Una modifica ovvia. Con 62,4 auto ogni 100 abitanti, l’Italia è prima in Europa, agevolando le periferie ad ospitare enormi spendodromi, con parcheggi di dimensioni geografiche, succhiando la vitalità dai centri storici. E lasciando le antiche strade e piazze alla mercé di vandalismi, imbrattamuri, mendicanti di professione, spaccini, tutte realtà aliene negli ipermercati, dove anche le molestie africane nel carosello di monete dei carrelli viene spesso ostacolata dai vigilanti.
Nella piccola Ferrara gli illuminati kompagni al Potere hanno donato la presenza di ben tre spendodromi (concedendo i due di migliore affluenza ai kompagni Coop). Poi hanno deportato l’arcispedale in camporella, eliminando il quotidiano apporto di migliaia di persone in città per contribuire all’inedia delle botteghe. Entro mura rimangono uffici, musei, poche chiese visitabili ed eroici negozianti dediti a clienti appiedati. Sperando non si rompano troppi femori. Che pure per i clienti in bici non c’è disponibilità di stalli antifurto. L’assenza di servizi igenici pubblici è naturale.
Per non desertificare a metà, i kompagni meditano di allontanare dal centro gli uffici comunali.
Ci sono città secolari intelligentemente amministrate, aventi grandi parcheggi sotterranei centrali che consentono di riesumare il nitore di piazze e strade destinate a tutto fuorché a parcheggi. Ma a Ferrara, dove l’intelligenza pubblica è un optional, prima vengono gli interessi del Potere per cui la tassazione/taglieggi su circolazioni e soste è obbligata: deve sostentare il Sistema. Non per nulla chi ha creato e battezzato Ferrara Tua ha impresso in quel nome il marchio della propria libidine possessiva. Questo spiega perché in centro città manchino i parcheggi sotterranei. Non potendo realizzarli per mancanza di risorse, l’Amministrazione dovrebbe consentirli ai privati. Ma senza possederli non potrebbe mai ottenerne i guadagni! No! Meglio continuare ad imbrattare strade e piazze di righe blu, ingorgarle di veicoli, e procedere ad libitum coi taglieggiamenti.
E chissenefrega se per i cittadini questo è il peggiore dei modi! “Mors tua vita mea” dicevano saggiamente gli antichi al potere.
Poi ci sono sempre “quelli” devoti all’Amministrazione che per motivi ideologici, non importa quali, in Contrada Borgoricco non vorrebbero mai vedere parcheggi multipiano. “Quelli”, saranno probabilmente presi in democratica considerazione. E in soprammercato, per sicurezza ideologica si vieteranno anche i garage pertinenti agli alloggi o uffici nel nuovo edificio (assicurando il successo del parcheggino di Ferrara Tua in fondo alla via!).
Additando la luna, a Ferrara succede sempre di vedersi esaminare il dito. E guai a contestare il risultato: l’esame del dito è regolarmente approfondito. Gli illuminati kompagni la sanno lunga.

Paolo Giardini

Ferrara 13/07/2017 – Anno VIII E.T.

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