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Da: Regione Emilia- Romagna

Il sistema è stato acquistato all’ interno del progetto Life Agree e consegnato al Consorzio Sacca di Goro. Approvato un protocollo tra Regione, enti, associazioni per la gestione sostenibile del territorio

Migliorare l’habitat della sacca di Goro attraverso una manutenzione programmata e costante dei canali e delle bocche lagunari.
E’ questo il compito che svolgerà la ‘Lady B’, la nuova draga, finanziata dalla Regione con 255 mila euro, consegnata oggi pomeriggio al Consorzio sacca di Goro alla presenza di Paola Gazzolo, assessore all’ Ambiente e difesa del suolo e della costa con il sindaco di Goro, Diego Viviani, il presidente della Provincia di Ferrara, Tiziano Tagliani e la consigliera regionale Marcella Zappaterra.
Grazie al sistema dragante si potrà mantenere un’adeguata circolazione dell’acqua all’ interno della laguna e ridurre così i rischi di anossia delle acque causata dalla presenza delle alghe. In questo modo sarà possibile migliorare sia l’ ambiente sia la qualità delle attività produttive del territorio, uno dei più importanti sistemi acquacolturali in Italia e in Europa con il 35% delle vongole veraci di produzione nazionale e un indotto economico pari a oltre 60 milioni di euro.
La draga è stata acquistata dalla Provincia di Ferrara nell’ambito di Life Agree, il progetto europeo che mira a consolidare la gestione integrata ecosostenibile della laguna ferrarese. Partner del progetto, oltre alla stessa Provincia che è capofila, sono la Regione Emilia-Romagna insieme a Corpo forestale dello stato, Università di Ferrara, Ente di gestione per i parchi e la biodiversità del delta del Po, Comune di Goro e Cosago.
‘La consegna della draga rappresenta un altro passo avanti nel mantenimento e nella gestione ecosostenibile della sacca di Goro- ha affermato l’ assessore all’ ambiente e difesa del suolo, Paola Gazzolo-. Con questo stesso obiettivo, la Regione ha appena siglato un protocollo di intesa con enti e istituzioni locali. L’ obiettivo dell’ accordo è gestire in modo condiviso interventi e strategie sul territorio, con uno sguardo a 360 gradi, in modo da salvaguardare sia l’ambiente che le attività produttive, aspetti fondamentali per gli abitanti del territorio e per l’ intera regione’.
La messa in funzione della draga si aggiunge agli interventi in cantiere per la sostenibilità ambientale di questa zona. Entro il 2017 la Regione ne effettuerà altri due con un investimento di 730mila euro: la costruzione di una paratoia sull’ argine del Po in località Traghetto a Gorino e la realizzazione di un secondo manufatto in pali di legno, simile a quello realizzato lo scorso anno, per trattenere la sabbia che occlude lo scanno.
E’ novità di questi giorni, poi, l’ approvazione da parte della Giunta della Regione Emilia-Romagna di un protocollo di intesa con Provincia di Ferrara, Comune di Goro, Arpae, Ente di gestione per i parchi e la biodiversità del delta del Po, Legacoop agroalimentare, Fedecoorpesca, l’ Agci, Coldiretti impresa pesca e Co.sa.go per la gestione sostenibile della sacca di Goro.
Il testo, che tiene conto di modifiche istituzionali e dell’ esperienza maturata in anni di gestione condivisa definisce e dettaglia gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti per la programmazione oltre agli impegni finanziari.
Cosa prevede il protocollo di intesa
Il protocollo definisce una strategia comune sugli interventi da realizzare ogni anno e le iniziative da mettere in campo. Le attività previste sono: pianificazione e programmazione finalizzate alla tutela e valorizzazione delle risorse ambientali ed economiche nella sacca di Goro e dell’ intero paraggio costiero; elaborazione di linee di indirizzo per il coordinamento delle attività di tutela ambientale e sviluppo economico; gestione idraulica anche ai fini della valorizzazione delle attività produttive; gestione coordinata di attività e di interventi di carattere ordinario e straordinario e per la tutela, la valorizzazione e la gestione delle risorse; monitoraggio della qualità delle acque lagunari e costiere, mediante la rete automatica delle stazioni esistenti e mediante rilievi puntuali più estesi durante il periodo estivo, e dei continui mutamenti dei fondali e dello scanno di Goro mediante rilievi topo-batimetrici; concertazione con i soggetti rappresentativi degli operatori economici del territorio, secondo i principi e le modalità della Gestione integrata delle zone costiere.
Il Programma per la sacca di Goro, aggiornato ogni anno, è lo strumento previsto dall’ accordo per il coordinamento della programmazione e delle attività dei soggetti coinvolti. Istituito anche un Comitato operativo per la gestione che svolge funzioni programmatorie, operative, consultive, propulsive, informative e di garanzia della massima partecipazione da parte delle rappresentanze degli operatori economici del territorio alla definizione delle politiche di sviluppo sostenibile per l’ area.
Il documento tiene conto delle novità introdotte dal recente riordino istituzionale (L. 56/2014 e la L.R. 13/2015 del 30/07/2015) che ha modificato le competenze degli enti in campo ambientale, sottraendo alcune funzioni alla Provincia ed attribuendole ad Arpae e dell’ esperienza maturata in precedenti accordi realizzati tra istituzioni e realtà economiche per la gestione del territorio./Eli.Col.

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