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da: Ufficio Stampa & Comunicazione di Camilla Ghedini

In queste settimane ho assistito con un certo sconcerto alla diatriba tra Ascom e Comune sulla questione Fiera del Regalo, che pare essere arrivata all’epilogo con buona pace di tutti. Sconcerto perché si è fatto passare per ‘il problema’ dello scarso appeal di Ferrara la presenza di un allestimento non adeguato. E per ‘soluzione’ una nuova ‘architettura’ fatta di casette tirolesi affatto in sintonia con l’arredo urbano. Io, anche come titolare da oltre 30 anni di una attività in pieno centro storico, posso affermare che i disagi sono ben altri. Primo, durante gli anni del benessere, abbiamo vissuto tutti della medesima clientela, della disponibilità economica delle medesime famiglie, le stesse che oggi tirano la cinghia e non consumano, perché tra perdita del lavoro e ammortizzatori sociali è stato decisamente ridimensionato il tenore dei nuclei medi. Quindi, è cambiato il ‘nostro’ bacino. A questo punto la scommessa vera sarebbe attirare sul territorio nuove famiglie, obiettivo di qualsiasi politica industriale, ma le difficoltà sono note. Il comparto della manifattura è pressoché scomparso e i costi del lavoro, unitamente a una burocrazia farraginosa – e questo non riguarda solo Ferrara – , non invogliano ad aprire nuove realtà. Eppure, per i motivi elencati, impresa e commercio sono strettamente connessi. La verità è che è cambiato il modo di spendere, di concepire i ‘beni’ necessari e superflui. La domanda vera diventa: cosa possiamo noi esercenti proporre di nuovo? Secondo: Ferrara organizza certamente iniziative atte ad attirare gente, tra mostre e manifestazioni ad uso di adulti e bambini, ma quasi tutte sono programmate per il fine settimana, quando le vie del centro sono comunque piene, perché al passeggio, pur senza acquistare, non si rinuncia. Allora, forse, accanto, meglio sarebbe pensare a qualcosa che tocchi i giorni feriali, che sappia attrarre turisti, ma anche invogliare i residenti, evitando la ‘desertificazione’ che si abbatte dal lunedì al venerdì. Allora, io dico, ripensiamo alla Fiera del Regalo, anche in termini di merce esposta, come ha suggerito l’assessore competente Roberto Serra, perché migliorare è giusto, ma senza voler fare credere, come altri vorrebbero, che lì stia il cuore dei problemi. Anche perché nel mezzo ci sono 10 mesi da ‘riempire’, in cui con ogni probabilità, nonostante i timidi segnali di ripresa che ad ogni inizio anno vengono millantati per evitare il pessimismo imperante, nuove saracinesche saranno abbassate. Quindi mettiamoci davvero tutti assieme, associazioni e Comune, e creiamo eventi a misura di turisti e di ferraresi, a misura di giorni feriali e festivi. E anche noi commercianti, facciamo la nostra parte, comprendendo che i consumi sono cambiati. Cerchiamo anche noi di mantenerci al passo coi tempi, puntando sempre sulla qualità, sulla quale si gioca la capacità di rimanere sul mercato.

Guido Montanari,
Presidente Confartigianato

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