Confartigianato a un passo dall’Expo
da: Ufficio Stampa & Comunicazione di Camilla Ghedini
L’Expo parla anche ferrarese.
Sarà infatti inaugurato mercoledì, a Milano, in via Tortona, nel cuore del mondo della moda e del design, a un passo dall’esposizione universale che aprirà giovedì 1 maggio, l’annunciato Italian Markers Village, un’area di 1800 metri quadrati appositamente riqualificata e attrezzata da Confartigianato nazionale per accogliere circa 700 aziende provenienti da tutto il Paese. Tra queste, nelle due settimane che vanno dal 25 al 29 giugno e dal 17 al 31 settembre una cinquantina sono dell’Emilia Romagna e 3 di Ferrara. Nello specifico si tratta della Perfetta (Berra), del Pastificio Ricci (Ferrara), dell’Avicola Artigiana (Formignana). Nell’ambito del progetto regionale Food Story, il 25 e 26 settembre saranno invece all’Expo Non solo cose Buone (Ferrara) e Unipasta (Argenta). Ma il contributo di Confartigianato non finisce qui. «Solo a Ferrara – conferma il Segretario Generale, Giuseppe Vancini – abbiamo venduto mille biglietti per l’Expo. E all’Expo, il prossimo 20 giugno, faremo la nostra assemblea nazionale». Un segnale importante, quello dell’associazione di via Veneziani. «Nonostante il clima di incertezza e insicurezza con cui ci si è avvicinati a questo evento, spesso presentato come la Panacea dei mali del Paese – conferma – noi abbiamo voluto costruire un progetto ad hoc, capillare, per le piccole imprese, accompagnandole passo dopo passo. Abbiamo ritenuto fosse giusto scommetterci. E le nostre aziende con noi. E in questo senso – rimarca Vancini – riteniamo anche di avere dato un contributo all’Expo. Perché – chiude il segretario – il senso di ‘non concluso’ con cui si ‘apre’ è davvero imperante e i numeri, in un frangente diverso, avrebbero potuto essere certamente superiori.
Noi comunque ci siamo».

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)