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FERRARA, 18 febbraio 2022 – I cambiamenti climatici, che hanno provocato negli ultimi anni eventi calamitosi importanti rendono necessari strumenti assicurativi sempre più efficaci. Per questo motivo le sezioni frutticole di Confagricoltura Ferrara e Cia-Agricoltori Italiani Ferrara hanno organizzato un incontro con Codifesa Bologna e Ferrara e i frutticoltori del territorio, per fare il punto sul sulla campagna assicurativa 2022 e il nuovo piano di gestione del rischio.
All’evento, moderato dal vice Presidente di Confagricoltura Ferrara Francesco Manca, hanno partecipato: il presidente di Codifesa Bologna-Ferrara Gianluigi Zucchi, il direttore Guido Graziani e il vice presidente Danilo Tamisari. Le conclusioni sono state affidate al presidente di Cia Ferrara Stefano Calderoni.
Nel corso dell’incontro sono emersi alcuni dati rilevanti come la cifra, 1 miliardo e 60 milioni, di valore assicurato nel 2021 da Codifesa, risultato che consolida il primato del Consorzio di Bologna e Ferrara come il più importante d’Italia e la tendenza, del tutto positiva, delle aziende ad assicurarsi. Sono stati inoltre presentati strumenti assicurativi innovativi quali i fondi mutualistici – Codifesa ne sta perfezionando uno per la bietola – e le polizze parametriche, che prevedono liquidazioni non proporzionali al danno effettivo ma in base a parametri prestabiliti. Importanti novità in materia assicurativa arriveranno anche dalla nuova Pac: un prelievo del 3% per istituire un fondo di mutualità per danni catastrofali come gelo e siccità.
Nonostante la messa a punto di nuovi strumenti nel sistema assicurativo non mancano le criticità, in primo luogo la necessità di adeguare gli strumenti assicurativi alle attuali condizioni climatiche e produttive, soprattutto per quello che riguarda i seminativi. Inoltre gli eventi atmosferici estremi che hanno colpito il nostro territorio negli ultimi 3 anni hanno provocato danni ingentissimi e di conseguenza risarcimenti molto importanti a carico delle compagnie assicurative. Questo ha determinato un aumento dei tassi assicurativi che, in molti casi, sono molto più alti dei parametri massimi di spesa fissati dal Ministero. Una “tempesta perfetta” che ha fatto lievitare del 50% la spesa assicurativa a carico delle aziende agricole. Confagricoltura e Cia Ferrara hanno manifestato grande preoccupazione anche per l’avvio della prossima campagna – che potrebbe slittare rispetto a quella degli scorsi anni – con il rischio di non poter mettere in copertura i danni da gelo; la reticenza delle compagnie assicurative ad assicurare per tale avversità, dopo anni caratterizzati da danni ingentissimi; un ulteriore aumento dei premi assicurativi che potrebbe disincentivare la stipula di polizze. Secondo le associazioni è necessario, pertanto, un intervento ministeriale che consenta agli agricoltori di tutelare il proprio reddito in caso di eventi catastrofali quali quelli verificatisi negli ultimi anni. Concordi i rappresentanti di Codifesa che hanno sottolineato l’importanza di aumentare gli attuali parametri contributivi massimi di spesa assicurativa, per adeguarli, appunto, ai cambiamenti climatici, e di incrementare la contribuzione comunitaria portandola dal 70 all’80%, allo scopo di avere polizze più convenienti (in grado di assicurare un risparmio pari al 33%) e capaci di garantire un risarcimento adeguato in caso di danno. In conclusione, lo Standard Value, un parametro che considera la media produttiva degli ultimi tre anni per determinare il valore del prodotto da assicurare, andrebbe aggiornato per talune colture, in particolare grano, mais e prodotti bio, per essere meglio rispondente alle produzioni locali.

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