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Da Organizzatori

Il brano, che racconta “della mercificazione di ogni cosa che porta all’omologazione perfino della bellezza. L’inizio della fine”, viene rappresentato così nel videoclip (regia Mauro Nigro, produzione N2 video production): “un moderno cantastorie gira di posto in posto con musica ed alcuni cartelli. L’uomo racconta delle storie che poi sono la nostra quotidianità. Chi ha davanti, come spesso accade, non lo ascolta. O, se ascolta, non capisce. L’uomo racconta LA storia. LA storia ha sempre chi la manovra. O forse no. Più niente da prendere è un brano che racconta la mercificazione di ogni cosa, che porta all’omologazione, alla perdita di ogni tipo di curiosità, anche per la bellezza”.
Subito dopo l’estate uscirà il primo disco solista dal titolo “Torneranno i poeti” nel quale hanno suonato diversi musicisti (Davide Calabretta – batteria, Giovanni De Sossi – basso, Fulvio Renzi – viola e violino, Gianfranco De Franco – fiati e synth, Gianfilippo Boni – elettronica e tastiere, oltre a Michele Scerra – voce, chitarre, synth, percussioni) al servizio di un disco d’autore che crea atmosfere folk dalle tinte scure. Il disco uscirà per Il Carro Matto label, sarà distribuito da IRD.
Michele Scerra sarà impegnato anche in tour in duo accompagnato alle percussioni da Emmanuele Sestito: “concerti terrosi, folk/blues con il Mediterraneo stampato nelle corde e nei tamburi”. Queste le prime del tour:
30 giugno – Kansar – Pietrasanta (LU)
1 luglio – Gainsbarre San Salvi – FI

Michele Scerra, classe 1982, è un cantautore calabrese interessato alla libertà, alla bellezza, alla verità, ai conflitti sociali. Scrive canzoni sensibili, d’amore e di passione. È un fan della complessità, è profondamente idealista e non crede al beneficio della sintesi. Si forma artisticamente a Firenze, dopo i primi gruppi in bilico tra folk e canzone d’autore (nel 2006 è fra i finalisti dello storico Rock Contest di ControRadio) nel 2008 fonda insieme ad altri musicisti l’Orchestra del Rumore Ordinato. Pubblica due dischi: “Mestierante” nel 2009 e “La Terra” nel 2012, di cui è cantante/chitarrista e autore, in bilico fra blues e psichedelia, ben accolti da pubblico e critica. Gira l’Italia in lungo e in largo con un’intensa attività live dividendo il palco con artisti del calibro di Hugo Race, Paolo Benvegnù, Luigi De Gregori Grechi, The Gang, Tom Russel, Robyn Hitchcock, Massimo Bubola, Bocephus King e tanti altri. Nel 2012, partecipa al Tenco Ascolta alla tappa di Piombino e sempre con la band negli anni è ospite più volte del Buscadero day e del Townes Van Zandt International Festival. Dal 2014 comincia il percorso solista, e si trasferisce a Crotone. Apre il concerto di Vinicio Capossela nella prima edizione de “La Sila suona bee” a 1800 mt di altezza. Ottiene la menzione speciale per il miglior testo al Premio Bindi 2014 con il brano “Il Circo Gelsomino” ed è finalista a Botteghe d’Autore. Da solista collabora con diversi musicisti sia in studio che live.

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