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Con Roberto Anglisani si conclude la stagione invernale di Ferrara Off

Articolo pubblicato il 15 Marzo 2018, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


Da ufficio stampa Ferrara Off Teatro

Un weekend all’insegna dell’arte della narrazione quello che vede protagonista Roberto Anglisani negli spazi di viale Alfonso I d’Este 13, per la conclusione della stagione invernale “Uno, Nessuno, Centomila” del teatro Ferrara Off. Dopo dieci serate tra teatro, danza e musica, sette appuntamenti cinematografici che hanno visto la partecipazione di circa seicento spettatori sabato 17, alle ore 21, va in scena “Giovanni Livigno. Ballata per piccione solo”, ispirandosi al romanzo di Richard Bach “Il gabbiano Jonathan Livingston”, Roberto Anglisani, con l’aiuto drammaturgico di Alessandra Ghiglione e Maria Maglietta, racconterà la storia di un giovane piccione alle prese con la normale vita di città ma con la voglia e la curiosità di affrontare grandi avventure. L’adolescenza è quel momento in cui il gruppo è tutto ma è anche il momento in cui si inizia a prendere coscienza di se stessi e della propria identità: la storia del piccione Giovanni Livigno è una storia di crescita nella quale è facile immedesimarsi ed è adatta a grandi e piccini.
Domenica 18 marzo, alle ore 18, si conclude anche la rassegna dei documentari di Internazionale con il film “Entre os homens de bem” di Caio Cavechini e Carlos Juliano Barros incentrato sulla lotta per i diritti della comunità gay nel panorama politico brasiliano, sempre più influenzato dalle chiese evangeliche.
L’ingresso a “Giovanni Livigno” è di 10 euro per i soci Ferrara Off, 8 euro per i soci Under30, 5 euro Under18 e 12 euro per i non soci (compresa tessera associativa). Riduzioni per gli spettatori del Teatro Comunale di Occhiobello. L’ingresso a “Entre os homens de bem” è di 3 euro. Informazioni e prenotazioni online www.ferraraoff.it, telefonando al 333.6282360 o scrivendo a info@ferraraoff.it

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani