Con l’Adovabadan Jazz Band & Alaa Arsheed il Torrione apre le porte a Sound Routes
Venerdì 27 ottobre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival e Sound Routes
Adovabadan Jazz Band & Alaa Arsheed “Mani Forti”
Andrea Endi, voce;
Alaa Arsheed, violino;
Michele Uliana, clarinetto;
Isaac de Martin, chitarra;
Mauro Brunato, banjo;
Nicola Barbon, contrabbasso;
Remo Straforini, batteria
Musica che accoglie e abbatte frontiere è quella di “Mani Forti”, progetto dell’Adovabadan Jazz Band assieme al violinista siriano Alaa Arsheed, che invaderà il Jazz Club Ferrara, venerdì 27 ottobre, in collaborazione con Bologna Jazz Festival e Sound Routes. Notes To Get Closer.
Dal 2012 il jazz è entrato a far parte dei beni immateriali UNESCO in quanto “strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca”. In quest’ottica, che sposa quanto si propone l’Associazione Culturale Jazz Club Ferrara sin dalla nascita, il Torrione apre le porte – venerdì 27 ottobre (ore 21.30) in collaborazione con Bologna Jazz Festival – a Sound Routes. Notes To Get Closer con “Mani Forti”, progetto dell’Adovabadan Jazz Band nato dal sodalizio musicale tra Isaac de Martin, chitarrista classico e fondatore della band, ed il violinista siriano Alaa Arsheed. Completano la formazione Michele Uliana al clarinetto, Mauro Brunato al banjo, Nicola Barbon al contrabbasso e Remo Straforini alla batteria.
A causa della difficile situazione in cui versa il suo paese d’origine, nel 2011, Alaa Arsheed – allora studente di musica all’High Musical Institute di Damasco – è fuggito dalla Siria verso il Libano portando con sé solo il violino e alcuni effetti personali. Quattro anni dopo, in Italia, gli è stata offerta una borsa di studio dal centro di ricerche sulla comunicazione Fabrica. Da allora Arsheed ha esordito con l’album Sham e dall’incontro con l’attore Alessandro Gassmann – ambasciatore dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) – è nato il documentario “Torn” finanziato dall’UNHCR e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Sound Routes. Notes To Get Closer è un’iniziativa dedicata all’integrazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati. Il progetto, finanziato attraverso il Programma Europa Creativa dell’Unione Europea e sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, prende vita grazie a un partenariato costituito da cinque istituzioni, tra le quali si distingue il Bologna Jazz Festival, provenienti da Italia, Spagna, Belgio e Germania. Sound Routes vuole sostenere le potenzialità creative e le abilità artistiche di migranti e rifugiati, attraverso azioni di integrazione con i musicisti e il pubblico europeo. Il progetto è coordinato dall’agenzia musicale spagnola Marmaduke e include residenze artistiche, jam sessions, house concerts e concerti a Siviglia, Roma, Berlino, Bologna e Gand.
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas. Per informazioni e prenotazione cena 05321716739 (dalle 12.30 alle 19.30).
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Infoline e prenotazione cena 05321716739 (dalle 12.30 alle 19.30)
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.
DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.
COSTI E ORARI
Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15
Non si accettano pagamenti POS
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto 21.30
DIREZIONE ARTISTICA
Francesco Bettini

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JAZZ CLUB FERRARA
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)