Da: Movimento 5 Stelle
La comunicazione che Anac ha inviato al Comune di Ferrara in data 2 novembre rappresenta una nuova, pesante critica rispetto al comportamento della nostra amministrazione in occasione del contestato appalto Sprar vinto dalla unica partecipante coop Camelot. Puerile appare la posizione dell’Ufficio Stampa del Comune, che cerca di minimizzare se non addirittura manipolare le chiare affermazioni dell’Ing. Filippo Romano, dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione. Il giudizio complessivo dell'Autorità sull’operato della nostra Amministrazione è molto critico.
E’ vero infatti che Anac “prende atto dell’oggettiva difficoltà a indire un appalto che assicurasse una effettiva possibilità di partecipazione a operatori economici diversi da Camelot.” Ma ben più grave risulta la valutazione del comportamento dell’Amministrazione, che riportiamo testualmente: “tuttavia, anche ciò considerato, si ritiene in ogni caso sindacabile la decisione dell’Amministrazione di revocare, a seguito della prima nota di contestazioni dell’Autorità, l’affidamento a Camelot per poi bandire una nuova procedura destinata, per le motivazioni sopra menzionate, ad avere come unica partecipante e, conseguentemente, aggiudicataria la medesima coop Camelot. Secondo i principi del corretto agire amministrativo, infatti, stante l’obiettiva impossibilità, …. il Comune avrebbe dovuto far presente all’Anac tale circostanza e richiedere un parere circa la possibilità di proseguire con Camelot anche per l’ultimo anno rimanente, piuttosto che allestire una nuova gara, con inevitabile dispendio di risorse pubbliche, sostanzialmente finalizzata a legittimare a posteriori l’originario, illegittimo affidamento”.
In pratica, viste le perplessità sollevate sull’affidamento diretto a Camelot, fu il Comune che di sua iniziativa (e non, come oggi afferma il Sindaco, su indicazione dell’Autorità) decise di revocare l’affidamento e fare il bando di gara nel luglio dell’anno scorso. Di conseguenza il Presidente Anac Raffaele Cantone disse che l’Autorità si riservava di capire come Camelot avesse vinto tale appalto. Oggi arrivano le conclusioni, che ritengono la gara decisa allora in fretta e furia uno spreco di denaro pubblico per conferire una patina di regolarità ad un illegittimo affidamento. Altro che “… le amministrazioni vivono una stagione di confusione normativa nella quale neppure all’Anac è facile orizzontarsi”, come afferma il nostro Sindaco. Non esiste nessuna confusione, piuttosto la chiara volontà di perpetrare un sistema con un unico attore, Camelot, anche a costo di sperperare il denaro dei cittadini.
Il M5S chiede conto all’Amministrazione di tale comportamento, visto le ingenti risorse pubbliche che confluiscono nelle casse della cooperativa. Se a Ferrara esiste un monopolio di fatto dei servizi sociali, che passa attraverso affidamenti diretti e solitarie partecipazioni a bandi più o meno regolari, l’Amministrazione è storicamente la principale responsabile di tale situazione.
Deve pensarlo anche l’Anac, se ritiene indispensabile tenere sotto il proprio controllo l’operato del Comune di Ferrara e chiude la propria comunicazione invitando “codesta Amministrazione a trasmettere, per l'espletamento della necessaria attività di monitoraggio, tutti gli atti relativi all’indizione delle procedure di gara per la partecipazione ai progetti Sprar, nonché la relativa documentazione tecnica”.
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Movimento5Stelle
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