Skip to main content

Comunicato stampa: La scuola “T.Tasso” di Ferrara alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca per le celebrazioni della giornata mondiale del teatro e la giornata nazionale di teatro in carcere

Articolo pubblicato il 26 Marzo 2019, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 3 minuti


Da: Balamòs Teatro Ufficio Stampa

In occasione della 57a Giornata Mondiale del Teatro e della 6a Giornata Nazionale di Teatro in Carcere, Balamòs Teatro in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto organizza un’iniziativa sul teatro in carcere con la presentazione dello spettacolo di Teatro Ragazzi “voci e suoni da un’avventura leggendaria”.
Questa iniziativa è promossa anche dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che ha istituito la data del 27 Marzo 2019 come 6a Giornata Nazionale del Teatro in Carcere in concomitanza con la 57a Giornata Mondiale del Teatro, promossa dall’International Theatre Institute, Unesco.
Lo spettacolo di Teatro Ragazzi “voci e suoni da un’avventura leggendaria” è l’esito finale del progetto “Sguardi Diversi” promosso dal Comune di Ferrara presso la scuola secondaria di I° grado “T. Tasso” di Ferrara, è stato rappresentato durante la stagione di Teatro Ragazzi del Teatro Comunale di Ferrara nel Maggio del 2018 ed ora è stato riallestito per essere presentato presso la Casa di Reclusione Femminile di Giudecca, Venezia. Lo spettacolo è tratto dall’incredibile avventura di Odisseo e i suoi compagni all’isola dei Ciclopi. Eroiche avventure, miti e leggende senza tempo raccontate con leggerezza e ironia dagli alunni delle scuole secondarie di I° Grado “T. Tasso” di Ferrara: Filippo Baggiani, Reuben Bernacchia, Nicolò Bertacchini, Mehak Chhikara, Alessio Faggioli, Giulia Fontana, Stefano Marraffa, Loriana Miloti, Mael Morelli, Beatrice Pesci, Iyad Rassas, Filippo Enrico Rizzo, Viviana Tuccillo, Clark Vergara, Andry Vizcaino Ubiera e le donne detenute della Casa di Reclusione Femminile di Giudecca Maribel Reyes Acosta, Rosita Georgieva, Valentina Terracciano, Sara Zorzetto. Le musiche e i suoni dal vivo sono di Martina Monti.
Lo spettacolo è diretto da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto teatrale “Passi Sospesi” negli Istituti Penitenziari di Venezia, e “Sguardi Diversi” alla scuola “T. Tasso” di Ferrara. 
Sarà un’occasione per fare una riflessione sul ruolo del teatro in carcere e confrontarsi sul rapporto tra il carcere e il territorio per capire se, e come, la società possa contribuire nel percorso rieducativo della pena. In questa circostanza la scuola e il carcere si incontrano attraverso il teatro in una straordinaria occasione di formazione teatrale e umana. Alla presentazione dello spettacolo sarà presente un gruppo di spettatori esterni, gli studenti dell’Accademia Teatrale Veneta, studiosi di teatro, critici teatrali, accademici, rappresentanti delle autorità giudiziarie, rappresentanti delle autorità locali (ingresso riservato).
L’anima dello spettacolo proposto è il desiderio di stare insieme attraverso un fare insieme, adolescenti e donne detenute, nel tentativo di raccontare e raccontarsi, di mettersi alla prova, di navigare insieme per scoprirsi e scoprire altri orizzonti possibili, di affrontare insieme paure, giudizi, conflitti.
Con una metodologia che tende, attraverso stimoli precisi, a rendere ciascuno protagonista del proprio percorso, dei propri personaggi e delle proprie interpretazioni. Con il regista che si propone come pedagogo teatrale, accompagnatore, facilitatore, disponibile a navigare con i giovani e le donne detenute tra i moti calmi e ondosi del lavoro teatrale, tra scoperte e frustrazioni, tra le bonacce e tempeste della crescita.
Evento promosso da: Regione del Veneto, Teatro Stabile del Veneto, International Theatre Institute – Unesco, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere, Associazione Nazionale dei Critici di Teatro, Comune di Venezia, rivista Teatri delle Diversità, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Riceviamo e pubblichiamo



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani