Comunicato Regione: Musei
Tempo di lettura: 2 minuti
L’assessore al turismo Andrea Corsini al ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli: “Abolire gli ingressi gratuiti la prima domenica del mese un danno notevole per il turismo nelle città d’arte. Una decisione che va rivista”
Per l’assessore regionale si tratta di un’esperienza positiva che ha contribuito alla conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale, ma anche a rilanciare i flussi turistici in questo particolare comparto. Da non interrompere dunque, specialmente alle porte di settembre, il mese in cui tradizionalmente ripartono le visite che hanno come destinazione le bellezze artistiche nelle grandi, medie e piccole città d’arte
Bologna – Una decisione di cui non si comprende la motivazione e che potrebbe avere effetti decisamente negativi sul turismo nelle città d’arte. Andrea Corsini, assessore al turismo della Regione Emilia-Romagna chiede al ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli di rivedere l’annunciata scelta di abolire gli ingressi gratis nei musei, attualmente previsti per la prima domenica di ogni mese. “Specialmente ora, a ridosso del mese di settembre e della stagione dell’anno in cui tradizionalmente riparte il turismo nelle città d’arte – spiega Corsini – sarebbe un danno notevole. L’ingresso gratis nei musei la prima domenica del mese è un’esperienza positiva che non solo ha contribuito alla conoscenza del nostro immenso patrimonio culturale, ma è servita anche a rilanciare i flussi turistici verso le grandi, medie e piccole città d’arte. Invito il ministro a ripensarci”.
Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it, i comunicati nella sezione ‘Agenzia di informazione e comunicazione’.
Seguici su Twitter (@RegioneER), Facebook (@RegioneEmiliaRomagna) e Telegram (@ERnotizie, @ERcomunicati, @PresidenteER)
Segreteria di redazione tel. 051 5275490

Sostieni periscopio!
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani