In auto “Légati alla vita”, al via dal 1^ luglio la campagna di sensibilizzazione della Regione che invita all’uso delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per i bambini. L’assessore Donini: “Un gesto di civiltà e di responsabilità. La sicurezza sulle strade è un obiettivo che vogliamo perseguire e che ci sta a cuore”
Oltre 16 mila le infrazioni per il mancato uso delle cinture in Emilia-Romagna, oltre 82mila i punti decurtati dalla patente. Il presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale, Sorbi: “Una protezione che è necessario estendere. Il seggiolino per i bimbi riduce del 90% il rischio di lesioni e del 70% quello di morte”
Bologna – È un gesto che in caso di incidente può salvare la vita e ora, in tempo di ferie e di partenze per le vacanze, utile da ricordare visto che, secondo gli ultimi dati disponibili forniti dal ministero dei Trasporti, è costato agli automobilisti emiliano-romagnoli oltre 82mila punti della patente e più di 16mila infrazioni.
Per questo la Regione Emilia-Romagna dal 1^ luglio lancia la campagna di sensibilizzazione realizzata dall’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale “Légati alla vita” che invita chi guida e chi sale in auto a rispettare il codice della strada allacciandosi le cinture di sicurezza e utilizzando per i bimbi gli apposti seggiolini.
“Un gesto di civiltà e di responsabilità- afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini- oltre che un preciso dovere di legge. Da inizio mandato la sicurezza sulle strade è per noi un obiettivo da perseguire e che ci sta particolarmente a cuore. Sono sempre troppi, e spesso evitabili con idonei comportamenti, gli incidenti che coinvolgono gli automobilisti e gli utenti più deboli, come i ciclisti, i bambini, i pedoni. Per questo, insieme all’Osservatorio regionale, siamo impegnati a sviluppare sempre più una cultura della sicurezza nel rispetto delle regole e che metta al centro la persona. E proprio una settimana fa a Bologna- conclude l’assessore- abbiamo chiamato in piazza Maggiore oltre 10mila persone per la campagna contro la distrazione al volante ‘Guida e basta’ che è stata premiata dal presidente della Repubblica Mattarella e ha ricevuto l’apprezzamento di Papa Francesco”.
Per tutto il mese di luglio numerose emittenti radiofoniche del territorio trasmetteranno uno spot per ricordare l’importanza di utilizzare cinture e sistemi di ritenuta per assicurare passeggeri e autisti delle auto.
Un gesto obbligatorio per tutti, conducenti e passeggeri dei veicoli, sui sedili anteriori e posteriori, normato dal Codice della strada (art. 172), che prevede anche, per i bambini di statura sotto al metro e mezzo di altezza, l’utilizzo di sistemi di ritenuta omologati e adeguati al loro peso.
È utile ricordare che il conducente risponde del mancato uso dei sistemi di sicurezza da parte del passeggero dell’auto se minorenne e se sul veicolo non c’è chi è tenuto alla sua sorveglianza. Inoltre, l’autista che permette di viaggiare senza cinture può essere considerato responsabile di parte dei danni fisici subiti dai passeggeri.
“L’11 aprile 1988 entrava in vigore l’obbligo di utilizzare le cinture anteriori in auto, e nel 2003 si estendeva a quelle dei sedili posteriori, mentre l’invenzione risale al 1959- spiega il presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, Mauro Sorbi-. Nonostante sia trascorso questo lungo lasso di tempo continua una sorte di rimozione globale nella mente di chi entra in auto e non si allaccia al dispositivo che può salvare la vita in caso di incidente: conosce l’obbligo ma volutamente e superficialmente non agisce per rispettarlo e farlo rispettare. La trasversalità del problema è stata attestata anche dai nostri monitoraggi effettuati nelle scuole: le piccole ‘sentinelle’ hanno candidamente affermato che genitori e nonni non sempre rispettano questa regola del Codice della strada e molti vorrebbero poter disattivare il segnale acustico che avverte del mancato allacciamento della cintura. La campagna è presentata nel periodo di maggior numero di viaggi delle famiglie per il periodo feriale- prosegue Sorbi- e nasce dalla necessità di risvegliare dal torpore chi si ritiene protetto per sua natura anche senza cintura. La protezione va estesa a maggior ragione con l’uso dei sistemi di ritenuta per bambini. Non importa quanto sia breve il tragitto e non c’è capriccio che tenga. In auto i bambini devono viaggiare sugli appositi seggiolini o adattatori omologati ed essere sempre legati con le cinture di sicurezza.Voglio ricordare- conclude il presidente dell’Osservatorio- che l’uso corretto del seggiolino in auto riduce il rischio di lesioni sino al 90% e quello di morte sino al 70% sotto l’anno e del 50% nella fascia dall’ 1 ai 4 anni”.
Viaggiare senza cinture, sul podio dei comportamenti da censurare: terzo posto con oltre 16mila infrazioni
Secondo gli ultimi dati forniti dal ministero dei Trasporti (2016) in Emilia-Romagna viaggiare senza cintura per chi è alla guida di un veicolo o per i passeggeri trasportati, compresi i più piccoli, alterare l’uso delle cinture e trasportare i bambini senza il seggiolino è la terza infrazione più sanzionata (la prima è superare i limiti di velocità, 53,40% delle infrazioni, la seconda è passare col rosso, 20,32%) con 16.154 multe, pari al 6,95% del totale che si traducono in una perdita di 82.150 punti complessivi della patente (per i possessori della patente B sono 13.790 le infrazioni e 70.305 i punti tolti; per la patente C 1.760 infrazione e 8.820 punti; per la patente D, 604 infrazioni e 3.025 punti).
Un dato negativo che si scontra con la statistica: indossare le cinture può fare la differenza tra la vita e la morte perché riducono dell’80% la possibilità di decesso o di ferite gravi in caso di incidente.
Lo spot radiofonico in onda da domenica 1^ luglio
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