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Tesserino unico per la raccolta funghi in tutta l’Emilia-Romagna, al costo di 10 euro. Nel bolognese interessati 22 Comuni. L’assessore Gazzolo: “Meno burocrazia e costi ridotti”

Pagamento con versamento postale oppure via internet. Le nuove modalità di rilascio riguardano complessivamente 148 Comuni dell’Emilia-Romagna

Bologna – Per la raccolta funghi niente più tesserini diversi da territorio a territorio. E niente più costi diversi. La Regione vara un unico tesserino per tutti Comuni di pianura dell’Emilia-Romagna, valido per sei mesi, che si può ottenere con un semplice versamento postale dal valore di 10 euro. Sostituisce i permessiprimarilasciati dalle Province.

È la novità messa in campo dalla Giunta regionale per agevolare i cercatori dei prelibati prodotti spontanei del sottobosco che si spostano nelle aree della pianura. Il tutto grazie all’approvazione da parte della Giunta di viale Aldo Moro di una norma che ha introdotto una semplificazione nelle procedure di rilascio del tesserino, in linea con la legge regionale n. 25/2017, che ha riportato in capo alla Regione le competenze in materia, prima affidate alle singole Province.

“Raccogliere i funghi nelle zone pianeggianti è ora più facile e costa poco- afferma l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo-. Il via libera al provvedimento è in linea con l’obiettivo di sburocratizzare e rendere più semplici le procedure amministrative. Con questa nuova modalità di rilascio del tesserino l’autorizzazione non è più limitata ad ogni singola Provincia, ma vale per tutta la pianura dell’Emilia-Romagna. È evidente il vantaggio garantito a chi si muove da una zona all’altra del territorio”.

La nuova e più semplice modalità di rilascio del tesserino interessa 148 Comuni dell’Emilia-Romagna che coprono circa la metà del territorio regionale, di cui 29 in provincia di Piacenza, 22 a Parma, 35 a Reggio Emilia, 1 a Modena (San Cesario sul Panaro), 22 a Bologna, 14 a Ferrara, 9 a Ravenna e 15 a Rimini. Invece restano invariate le procedure di rilascio del permesso per il territorio dell’intera provincia di Forlì-Cesena dove tutte le Amministrazioni municipali hanno delegato la competenza alle Unioni dei comuni montani presenti sul territorio.

In particolare, nel bolognese, i comuni interessati sono: Bologna, San Lazzaro di Savena, Unione Reno Galliera (Argelato, Bentivoglio, Castelmaggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, Unione Terre d’Acqua (Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto, Sant’Agata Bolognese), Unione Terre di Pianura (Baricella, Budrio, Castenaso, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio).

Come cambiano le modalità di pagamento

Con le nuove regole d’ora in poi per ottenere il permesso alla raccolta dei funghi basterà semplicemente recarsi in un ufficio postale ed effettuare un versamento di 10 euro sul conto corrente dedicato n. 1042629541 intestato alla Regione Emilia-Romagna. Con un’importante avvertenza: al momento del pagamento, che potrà esser eseguito anche via internet, dovranno essere chiaramente indicate nella causale le seguenti informazioni, pena la mancata validità del permesso: raccolta funghi nei Comuni indicati in delibera n. 527 del 16 aprile 2018, oltre a specificare luogo e data di nascita del richiedente.

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