Più ossigeno per l’acqua e le vongole della sacca di Goro, pronti i fondi per realizzare la nuova opera idraulica
Oltre 800mila euro, di cui più di 340mila dalla Regione, grazie al progetto europeo cofinanziato anche dal Comune di Goro. L’assessore Gazzolo: “Un’opera condivisa con istituzioni e associazioni del territorio e necessaria per l’ambiente e l’economia della zona”
Bologna – Oltre 800.000 euro per migliorare la qualità dell’acqua della parte più interna della Sacca di Goro. A tanto ammonta la spesa, finanziata dalla Regione con 344.755 euro, per realizzare un nuovo manufatto (“chiavica”, in termini tecnici) sull’argine di separazione tra la sacca e il Po di Goro, in località Traghetto nei pressi dell’abitato di Gorino, in Comune di Goro.
“Gli effetti del gran caldo, determinato anche dai cambiamenti climatici, in assenza della normale ventilazione- spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo-, hanno reso anossica, cioè senza ossigeno, l’acqua della parte più interna della sacca di Goro, determinando la moria delle vongole che vi vengono allevate con conseguenti ingenti danni economici per le attività di pesca locali. Inoltre, era necessario dare una risposta ad una esigenza anche di tipo ambientale, oltre che economica. Nei mesi scorsi abbiamo tenuto stretti contatti con le istituzioni locali e le associazioni operanti nel territorio- conclude l’assessore- così da condividere con tutti un percorso utile a risolvere un problema che ci era stato segnalato con grande preoccupazione”.
“Il nuovo manufatto- spiega il dottor Claudio Miccoli, responsabile del Servizio regionale Area Reno e Po di Volano- contribuirà a regolare gli scambi idrici fra le acque dolci del Po di Goro e quelle salmastre della sacca e a favorire, anche con l’utilizzo di pompe meccaniche, una maggiore dinamicità idraulica dell’intera area, col fine di contrastare lo sviluppo delle macroalghe o le eventuali crisi anossiche. L’opera- conclude Miccoli- sarà costituita da tre luci di deflusso, manovrabili con paratoia, e consentirà, all’occorrenza, l’alloggiamento di tre pompe idrovore ad asse orizzontale, di proprietà del Comune di Goro e già disponibili, che consentiranno di riversare le acque della sacca nel Po”.
Il progetto
La nuova opera, per la quale partiranno a breve i lavori, sostituirà il manufatto attualmente esistente, costituito da due tubi in orizzontale con paratoia, ormai totalmente ostruiti e che non consentono di regolare correttamente lo scambio idrico necessario tra la sacca e fiume.
I lavori fanno parte di un progetto europeo (Life 13 NAT/IT/000115 – “Life Agre- coastal lagoon long term management) coordinato dalla provincia di Ferrara, e che vede tra i partner i Carabinieri forestali, la Regione Emilia-Romagna, l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Delta del Po, l’Università di Ferrara, le due organizzazioni dei produttori operanti nella sacca (che raggruppano circa 1.000 dei 1.350 addetti alla coltivazione delle vongole) e il Comune di Goro come cofinanziatore del progetto.
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