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Da: Cgil Cisl Uil Ferrara.

Confidiamo sul fatto che possa esserci stata una clamorosa svista in quanto comunicato dal Comune di Ferrara in relazione all’assegnazione delle risorse destinate alla solidarietà alimentare per l’emergenza sanitaria in corso.
Perché se così non fosse ci troveremmo di fronte ad un inaccettabile esercizio di discriminazione, ancor più inaccettabile in tempo di emergenza sanitaria, sociale ed economica.
Prevedere quali requisiti ” elencati in ordine di priorità: avere cittadinanza italiana; avere cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione Europea; essere in possesso della cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione Europea con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; essere in possesso di una carta di soggiorno per familiare, comunitario o extra comunitario, di cittadino dell’Unione Europea”, oltre a rappresentare un odiosa classifica basata su status e non sul bisogno, significa escludere un’importante parte della cittadinanza – quella che vive la condizione di maggiore precarietà – da una fondamentale misura emergenziale di coesione sociale. Per quale motivo dovrebbe essere ignorato da una misura emergenziale alimentare un cittadino straniero che ha perso il lavoro e si trova in difficoltà, solo perché in possesso di un permesso di soggiorno diverso da quello per soggiornanti di lungo periodo? Magari una delle tante colf e badanti che stanno perdendo il lavoro senza essere coperte da alcun ammortizzatore sociale?
Non è tempo di ciechi populismi e di propaganda, è tempo di fare il proprio dovere istituzionale per rispondere alle esigenze di una collettività.
Chi amministra ha il dovere costituzionale di agire per rimuovere le disuguaglianze nell’interesse di tutti, non di vivere il proprio ruolo come esercizio del potere per decidere a proprio piacimento chi lasciare alla fame e chi no.
C’è un limite a tutto, e qui lo si è oltrepassato: ci appelliamo al Prefetto perché intervenga come rappresentante dello Stato per riportare le azioni di questa Giunta all’interno degli obiettivi dell’ordinanza della Protezione Civile e di un ordinamento democratico.

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Redazione di Periscopio



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