Comune di Copparo: Terminati i lavori di ripresa frane in Via Ariosto.
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Comunicato Stampa Comune di Copparo.
I lavori, per 300mila euro, sono stati completati in sette mesi, nei tempi previsti.
Salvo alcuni interventi accessori, quali la posa delle recinzioni, sono terminati i lavori di ripresa delle frane sul Canale Naviglio in via Ariosto a Coccanile, eseguiti dal Consorzio di Bonifica di Pianura di Ferrara, che ne ha competenza e che vi ha investito 300mila euro.
L’opera di consolidamento delle sponde del corso d’acqua ha preso il via a metà agosto, al termine della stagione irrigua, ed è ora conclusa, in tempo per rispondere alle richieste irrigue degli utenti. In questi mesi si è proceduto a step nel risezionamento dell’alveo e nella copertura prima con pietrame poi con calcestruzzo armato, fino al completo rivestimento delle sponde e del fondo, che sono state così assicurate. Si è intervenuti sul rivestimento per la lunghezza di 130 metri in
destra idraulica e di 70 metri in sinistra, a cui si sono aggiunti altri 40 metri di protezione in pietrame.
«Siamo soddisfatti del risultato di un cantiere di considerevole portata e complessità, dal momento che la gran parte delle lavorazioni sono state effettuate in adiacenza alle abitazioni – afferma Mauro Monti, direttore generale del Consorzio di Bonifica -. E ancor più siamo contenti del pieno rispetto del cronoprogramma che era stato fissato: questo ci ha consentito di sposare le necessità di portare a compimento un’opera di grande rilevanza per la sicurezza del territorio con le esigenze irrigue degli agricoltori»
«Sono molto soddisfatto per la conclusione di questi lavori, davvero molto attesi – riferisce il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni -. Quest’opera risolve definitivamente l’annoso problema delle frane in quel tratto ed è importantissima per la tenuta del territorio e per la sicurezza dei cittadini. Il Consorzio, con cui presto faremo il punto incontrando il neo presidente Stefano Calderoni, è particolarmente impegnato sul nostro territorio, che, intersecato da una fitta rete di canali, è chiamato ad affrontare le tematiche idrauliche e i rischi derivanti dal fenomeno della erosione delle arginature pensili».
Sono attualmente aperti tre cantieri sul territorio copparese: la ripresa delle frane in via Modena, che si prevede ultimato a metà della prossima settimana; la costruzione della nuova chiavica di Coccanile in via Boccati, completato per quanto riguarda le strutture e tutte le opere in alveo, mentre sono di prossima installazione delle nuove paratoie metalliche; la ricostruzione di alcuni ponticelli e manufatti sullo scolo Contarino, per un importo di circa 35mila euro, in dirittura d’arrivo fra circa una settimana: si tratta di adeguamenti necessari per risolvere alcune criticità idrauliche di una vasta superficie agricola, di oltre 300 ettari a Est di Copparo.
OK IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE:
Ora verrà trasmesso e approvato dall’organo competente dell’Unione dei Comuni.
La giunta comunale ha validato il Piano di Protezione Civile comunale, redatto in collaborazione e coordinamento fra Comune di Copparo, Unione Terre e Fiumi e la ditta Ambito. Il documento dovrà essere trasmesso e approvato dall’organo competente dell’Unione dei Comuni, che fra le funzioni annovera appunto la Protezione Civile e che svolge un ruolo di coordinamento dei Piani comunali e dei primi soccorsi con un sistema unico di allertamento. Il Piano prende le mosse da un inquadramento territoriale in cui particolare attenzione viene riservata alle strade e alle connessioni, fondamentali per il soccorso, e al reticolo idrografico, per la sensibilità del tema della criticità idraulica. Vengono definite le tipologie delle emergenze, le strutture operative e le aree di emergenza, e si delinea l’analisi dei rischi sul territorio, con un crescente spazio riservato al rischio sanitario, fornendo per ogni criticità cause, fenomeni attesi, scenari di evento e indicazioni di
gestione, ponendo l’accento anche sull’informazione ai cittadini.
Si proseguirà ora con le successive fasi per giungere alla piena operatività di uno strumento di particolare rilevanza.
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