Comune di Comacchio, un concorso per gestire l’attracco vicino alla darsena dei Capuccini
da: ufficio comunicazione istituzionale Comune di Comacchio
L’Amministrazione Comunale ha bandito un avviso pubblico finalizzato all’acquisizione di manifestazioni di interesse con offerta per la gestione dell’attracco e della passerella galleggiante, costruiti lungo il canale navigabile all’altezza della darsena dei Cappuccini di Comacchio. A conclusione dell’iter amministrativo, sarà concesso, in forma sperimentale dall’1 aprile al 31 dicembre 2014, il servizio di gestione dell’attracco e della passerella galleggiante siti nella darsena dei Cappuccini. Grazie a questo nuovo servizio il Comune di Comacchio intende sperimentare una forma alternativa al trasporto su ruote di collegamento tra il capoluogo, le valli e i lidi. Si ricorda, a questo proposito, che recentemente è stato istituito il nuovo parcheggio “intermodale”(per auto, camper e bus) lungo la via dell’ex-zuccherificio, nei pressi del Villaggio San Francesco, servito anche dalla nuova pista ciclabile che attraversa la zona dell’attracco. Relativamente all’importo del servizio, ai criteri di affidamento della gestione, ai requisiti di partecipazione, si suggerisce di consultare l’avviso pubblico, inserito integralmente sul sito comunale (<www.comune.comacchio.fe.it), nella sezione “concorsi e avvisi”. Per la gestione del servizio è tassativamente escluso il ricorso all’istituto del sub-appalto. I plichi contenenti le manifestazioni di interesse dovranno tassativamente pervenire ENTRO LE ORE 12 DEL 28 FEBBRAIO 2014, mentre le buste saranno aperte nel corso di una seduta aperta al pubblico, che avrà luogo presso l’Ufficio Tecnico (Piazza Folegatti, 15- 2° piano) il 3 marzo 2014, alle ore 10. Due sono le modalità mediante le quali spedire i suddetti plichi chiusi: con raccomandata A/R, oppure con consegna a mano presso l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, (aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 8:30 alle ore 12:30).

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)