Da: Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna
Alan Fabbri (LN): «Sul commercio degli ambulanti, la volontà UE è quella di danneggiare un settore prettamente italiano. La giunta regionale non penalizzi gli operatori»
«Sul decreto Milleproroghe, il Governo ha agito in modo frettoloso, mentre il comportamento della Regione è stato ambiguo, cercando di tutelare le amministrazioni pubbliche, piuttosto che i lavoratori del settore del commercio su strada. La nostra risoluzione in commissione chiedeva una sospensione, fino alla conversione definitiva del decreto, ma la maggioranza l’ha respinta. Siamo dell’opinione che l’Europa, con l’assurda direttiva Bolkestein, intenda smantellare un settore tipicamente italiano, come quello del commercio su strada.» E’ stato questo il monito del capogruppo regionale della Lega Nord, Alan Fabbri, durante l’audizione in Commissione 3, di fronte all’assessore competente, Corsini. «Partiamo dal presupposto che la direttiva europea ed anche il decreto Milleproroghe del Governo siano sbagliati – ha puntualizzato Fabbri – e, pertanto, la Regione avrebbe dovuto accogliere la nostra proposta, attendendo la conversione in legge del decreto. Invece, come sempre, si aggiungono errori ad errori. Ad ogni modo – continua – non ci spostiamo dalla convinzione che questo settore, minacciato da normative che vorrebbero esporlo alla concorrenza di operatori internazionali con maggiori possibilità economiche, vada difeso, poiché accomuna 8000 aziende per lo più a conduzione familiare.» La Commissione regionale ha dibattuto sui contenuti dell’emendamento già votato dalla Conferenza Stato-Regioni, che punta a sollecitare il Governo a prorogare la scadenza per la presentazione dei bandi da parte dei comuni, fino al 31 dicembre 2018, poiché molti degli enti locali non sono attualmente pronti. Ma questo apre un altro fronte, secondo Fabbri: «molte concessioni andranno a scadenza tra maggio e luglio e verranno riassegnate nei termini vigenti, mentre per i comuni inadempienti le proroghe per la pubblicazione dei bandi verranno slittati alla fine del 2018. In questo scenario, chiediamo che la durata delle diverse concessioni siano uniformate (con un atto formale), per non penalizzare gli operatori che si vedranno assegnare le nuove ‘licenze’ in tempi diversi. Il comportamento dell’assessore Corsini, anche in questo, ci è parso fumoso, poiché sembra più interessato a tutelare le amministrazioni pubbliche dimostratesi poco virtuose, piuttosto che i commercianti ambulanti, su cui già si accanisce la direttiva Bolkestein.»
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