Commercio estero 1° semestre 2015, cresce ancora l’export ferrarese
Tempo di lettura: 5 minuti
da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara
Sostenuto dai successi negli USA e in alcuni paesi BRICST.
Buoni gli andamenti per chimica e automotive. Risultato complessivamente migliore rispetto al trend regionale.
I dati Istat relativi all’export provinciale e diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio, confermano il buon trend delle vendite all’estero delle imprese ferraresi.
Gli indicatori, elaborati sulla base delle informazioni diffuse da Istat e riferiti al 30 giugno 2015, registrano inoltre un ulteriore rafforzamento della tendenza positiva delle vendite all’estero di Ferrara, evidenziata già nel corso del trimestre precedente.
La crescita è stata trainata in particolare dal buon andamento sul mercato statunitense.
Il valore complessivo riferito al primo semestre dell’anno ammonta a 1,343 miliardi che in euro correnti rappresenta il più alto export registrato negli ultimi 20 anni, ancora però inferiore al livello del 2007 se si considera la serie storia in termini reali, attualizzando cioè le cifre al valore dell’euro nel 2015. Con questa operazione, i miliardi del 2007 corrisponderebbero infatti agli attuali 1,432.
Senza considerare l’effetto inflativo, il cui indicatore attualmente registra valori addirittura negativi, l’export ferrarese nei primi sei mesi del 2015 è cresciuto del 7,2%, quando il valore registrato dalla regione si ferma al 4,4% e il nazionale a +5,0%. In Emilia-Romagna, fa meglio di Ferrara, solo Forlì. Rimini e, in forma più modesta, Piacenza registrano invece un trend negativo, mentre altre tre province della regione segnano incrementi inferiori al dato medio dell’Emilia-Romagna: Modena, Ravenna e Reggio Emilia. In generale l’andamento positivo risulta accelerato rispetto a quanto registrato nel primo trimestre, ed in questo caso, fanno eccezione Bologna e Ravenna. La quota dell’export ferrarese sul totale regionale cresce leggermente nel tempo, ma rimane superiore solo a quella di Rimini.
Anche a livello nazionale Ferrara è tra le province che hanno registrato le variazioni più consistenti, fornendo un contributo importante alla variazione delle esportazioni nazionali.
Da segnalare poi aumenti diffusi nelle città della regione per le importazioni, che a Ferrara aumentano del 7,8%.
I settori:
La tendenza positiva ha prevalso in molti comparti, soprattutto in quelli che incidono di più sul totale, ma l’incremento non è apparso omogeneo per intensità.
Il principale settore, l’automotive, aumenta ancora la propria quota (sta per raggiungere un terzo del totale), accelerando la crescita già sostenuta dello scorso trimestre (+14,2% rispetto allo stesso periodo del 2014). Anche rilevanti attività come la chimica e i macchinari confermano la loro rappresentatività sul totale e segnano incisive variazioni positive.
Prosegue il trend di crescita dei prodotti agro-alimentari. L’andamento positivo delle esportazioni ferraresi dell’agricoltura e della pesca che registrano un +7% rispetto allo scorso anno (quarto settore per importanza a livello provinciale), risulta in controtendenza rispetto al trend regionale, mentre l’indicatore a livello nazionale sembra voler già registrare un effetto EXPO (+12,6%).
Variazioni positive a due cifre per categorie di prodotti che, pur rappresentando quote relativamente basse sul totale dell’export ferrarese, stanno avendo ottimi risultati come pesca, lavorazione di minerali non metalliferi e apparecchi elettrici. In controtendenza sempre il sistema moda e, da questo trimestre, anche la metallurgia.
La crescita delle importazioni si registra in tutti settori, ad eccezione dell’alimentare e dei prodotti agricoli.
Le destinazioni
Il risultato del periodo è stato determinato dalla crescita dell’export nell’area extra europea. Diminuiscono infatti le esportazioni in Europa, ma non all’interno dell’Unione monetaria a 19 paesi (+0,8%), nonostante il forte calo a due cifre delle vendite in Germania, dove già lo scorso trimestre erano state rilevate in rallentamento.
Confermato il trend positivo verso la principale destinazione dell’automotive, gli Stati Uniti, che concentrano ora il 28% dell’export di Ferrara (quota superiore di 15 punti percentuali a quella riferita alla Germania) e mercato che risulta agevolato dalla svalutazione dell’euro: verso gli USA le esportazioni del primo semestre 2015 sono aumentate del 25,8% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nonostante la contrazione sul mercato tedesco, peraltro rilevata anche a livello regionale, l’export ferrarese nell’Unionone europea a 28 paesi rimane pressochè invariato. Aumenta anche l’export verso i Paesi BRICST, aggregato che non si lascia condizionare dall’andamento negativo di Russia e Brasile. A due cifre infatti la crescita di India, Cina e Turchia.
Fonte: elaborazione Ufficio Statistica Camera di Commercio di Ferrara su dati ISTAT
Le destinazioni
Il risultato del periodo è stato determinato dalla crescita dell’export nell’area extra europea. Diminuiscono infatti le esportazioni in Europa, ma non all’interno dell’Unione monetaria a 19 paesi (+0,8%), nonostante il forte calo a due cifre delle vendite in Germania, dove già lo scorso trimestre erano state rilevate in rallentamento.
Confermato il trend positivo verso la principale destinazione dell’automotive, gli Stati Uniti, che concentrano ora il 28% dell’export di Ferrara (quota superiore di 15 punti percentuali a quella riferita alla Germania) e mercato che risulta agevolato dalla svalutazione dell’euro: verso gli USA le esportazioni del primo semestre 2015 sono aumentate del 25,8% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nonostante la contrazione sul mercato tedesco, peraltro rilevata anche a livello regionale, l’export ferrarese nell’Unionone europea a 28 paesi rimane pressochè invariato. Aumenta anche l’export verso i Paesi BRICST, aggregato che non si lascia condizionare dall’andamento negativo di Russia e Brasile. A due cifre infatti la crescita di India, Cina e Turchia.
Buoni andamenti per le importazioni dalle diverse aggregazioni territoriali analizzate, con le eccezioni degli acquisti ferraresi da Russia e Turchia.
Fonte: elaborazione Ufficio Statistica Camera di Commercio di Ferrara su dati ISTAT
Le destinazioni
Il risultato del periodo è stato determinato dalla crescita dell’export nell’area extra europea. Diminuiscono infatti le esportazioni in Europa, ma non all’interno dell’Unione monetaria a 19 paesi (+0,8%), nonostante il forte calo a due cifre delle vendite in Germania, dove già lo scorso trimestre erano state rilevate in rallentamento.
Confermato il trend positivo verso la principale destinazione dell’automotive, gli Stati Uniti, che concentrano ora il 28% dell’export di Ferrara (quota superiore di 15 punti percentuali a quella riferita alla Germania) e mercato che risulta agevolato dalla svalutazione dell’euro: verso gli USA le esportazioni del primo semestre 2015 sono aumentate del 25,8% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Nonostante la contrazione sul mercato tedesco, peraltro rilevata anche a livello regionale, l’export ferrarese nell’Unionone europea a 28 paesi rimane pressochè invariato. Aumenta anche l’export verso i Paesi BRICST, aggregato che non si lascia condizionare dall’andamento negativo di Russia e Brasile. A due cifre infatti la crescita di India, Cina e Turchia.
Buoni andamenti per le importazioni dalle diverse aggregazioni territoriali analizzate, con le eccezioni degli acquisti ferraresi da Russia e Turchia.
Sostieni periscopio!
CAMERA DI COMMERCIO
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it