Commercio e riqualificazione urbana: un milione di euro in più
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Da: PD Emilia-Romagna
Calvano (PD): ‘L’obiettivo è riqualificare i centri storici più piccoli unendo gli sforzi di pubblico e privati’
930mila euro per riqualificare piazze e borghi dei piccoli Comuni emiliano-romagnoli. L’accantonamento, previsto da un emendamento a firma di Paolo Calvano e sottoscritto da altri consiglieri di PD e SEL, rientra nel Bilancio della Regione Emilia-Romagna, approvato nella mattinata di oggi dall’Assemblea Legislativa.
“La nostra proposta intende rifinanziare la Legge regionale 41/97 che era nata proprio per valorizzare e qualificare le piazze dei centri storici e le imprese commerciali che vi insistono, concedendo contributi agli enti locali. – richiama Paolo Calvano, primo firmatario dell’emendamento – Il modello da seguire rimane lo stesso previsto dalla norma, ovvero quello della partnership tra ente pubblico ed esercenti, i quali vengono coinvolti nella strategia promossa dall’amministrazione locale mettendo a punto progetti condivisi e coordinati finalizzati alla riqualificazione urbana, alla valorizzazione e alla promo-commercializzazione dei centri storici. L’obiettivo è migliorare la qualità di quelle piazze, sia dal punto di vista urbanistico che commerciale”.
“Con la somma che abbiamo individuato nel bilancio della Regione, da replicare ogni anno fino al termine della legislatura, puntiamo a realizzare interventi che interessino una ventina di piazze della nostra regione” spiega il consigliere PD.
“Molti incentivi per interventi di riqualificazione urbana e commerciale, si concentrano sui centri più grandi, non ultimo l’intervento del Governo per le periferie delle città. Per andare incontro alle esigenze dei comuni più piccoli, dei loro abitanti e di chi in quei centri sceglie di avviare o di mantenere un’impresa commerciale serviva un intervento apposito. – conclude Calvano – La legge 41 ha avuto il merito di promuovere collaborazioni significative e innovative capaci di tenere insieme le esigenze degli enti pubblici locali e degli operatori privati, tutti chiamati a prendersi cura dei nostri borghi e delle nostre piazze, spesso simbolo delle comunità che ci vivono”.
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