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Commercio e Montagna. Botteghe, negozi rurali e di montagna. Al via bando per sostenere l’economia e favorire il turismo nelle zone disagiate montane. Disponibili 800 mila euro, con un massimo di 40mila euro per azienda, a copertura del 60% delle spese.

Domande fino al 15 giugno. Corsini-Lori: “La Regione spinge la ripresa degli esercizi commerciali polifunzionali: attività utili al tessuto sociale ed economico, che potranno ampliare le proprie offerte e migliorare gli spazi, dando ossigeno e creando opportunità in territori che combattono quotidianamente con lo spopolamento e la rarefazione dei servizi”.

Bologna – La Regione punta sui negozi di vicinato, e lo fa destinando ad essi contributi a fondo perduto.
Si tratta, spiega la Regione, di essere a fianco concretamente a quelle botteghe polifunzionali che, soprattutto nelle zone di montagna e in località rurali, rappresentano un riferimento per le esigenze quotidiane delle comunità in aree ad alto rischio di spopolamento. E che sono tra le attività economiche danneggiate a causa dei lockdown e dell’emergenza legata al Covid-19.
Con un bando, che mette a disposizione risorse per 800mila euro per due annualità, la Regione intende dare una spinta ai progetti di insediamento e sviluppo di esercizi commerciali polifunzionali.
I contributi, in regime de minimis, arrivano a un massimo di 40mila euro per impresa, a copertura del 60% delle spese.

“In questo momento di crisi economica legata alla pandemia, intendiamo dare un aiuto concreto a queste imprese, fondamentali per la rivitalizzazione dei paesi e delle aree rurali. – spiega l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini-. È un investimento per la collettività, per il contributo che questi negozi danno al mantenimento della comunità. Il nostro obiettivo è di contrastare i fenomeni di abbandono delle attività commerciali e di favorire il rilancio della loro trasformazione e diversificazione. Gli esercizi polifunzionali rispondono ai cambiamenti della nostra società e rappresentano una grande risorsa nelle aree meno abitate oltre che presidi per un turismo ambientale e sportivo che sempre più trova casa nel nostro appennino”.

“Ci siamo impegnati in un programma di rilancio e valorizzazione della montagna– commenta l’assessora a Montagna, Barbara Lori -, che passa anche attraverso opportunità economiche, lavorative e sociali. Ecco perché acquista ancor più valore questa iniziativa che permette alle piccole attività commerciali di ampliare le proprie offerte e migliorare gli spazi, dando ossigeno e creando opportunità in territori talvolta impervi che combattono quotidianamente con lo spopolamento e la rarefazione dei servizi. L’intento della Regione è quello di tendere la mano e sostenere percorsi concreti e virtuosi di rilancio del territorio. Un rilancio a tuttotondo, capace di coniugare il rispetto e la riscoperta della montagna, del senso di comunità e delle opportunità lavorative che questa area tanto preziosa della nostra regione racchiude”.

Il bando:

Interessati al bando sono gli esercizi commerciali che uniscono all’attività di vendita di alimenti e bevande, quella di sportello per l’informazione turistica, di internet point o servizi postali, bancari, ma anche di accoglienza per i turisti,  gestione di campeggi e rifugi escursionistici, biglietterie turistiche e noleggio di attrezzature a scopo escursionistico o sportivo, dispensario farmaceutico, quando consentito dalle  disposizioni in materia e ogni altro servizio utile alla collettività, attraverso convenzioni con l’Ente erogatore.
Si potranno richiedere aiuti per interventi di ristrutturazione, adeguamento o acquisizione dei locali, che non potranno avere una superficie di vendita superiore ai 250 metri quadrati; acquisto di attrezzature e di un veicolo ad uso commerciale; realizzazione di zone di accesso pubblico alla rete telematica e di sportelli per servizi di pubblica utilità rivolti alla cittadinanza.
Si potrà presentare domanda fino al 15 giugno 2021. Le domande devono essere trasmesse mediante posta elettronica certificata (Pec) all’indirizzo comtur@postacert.regione.emilia-romagna.it con l’esclusione di qualsiasi altro mezzo di trasmissione. Fa fede esclusivamente la data di invio della Pec.

 

 

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