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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


Da: Comune di Ferrara

Si svolgono sullo sfondo della campagna francese le vicende del romanzo di Luciano Montanari, dal titolo ‘Come il dolce soffio di un ventaglio’ (Edizioni Nuovecarte, 2016), che sarà presentato mercoledì 21 settembre alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Nel corso dell’incontro, dialogherà con l’autore Carla Baroni, con introduzione dell’editrice Silvia Casotti e letture a cura di Patrizia Fiorini.

Nella Francia dei piccoli borghi, delle campagne, dei centri minori – quella così amata e ben conosciuta dall’autore – si ambienta il romanzo di Luciano Montanari, che riprende e prosegue il precedente Diventare ottobre. Dopo alcuni anni di lontananza, si incrociano di nuovo le vite di Gérard e Nicole, e si intrecciano con le vicende di altri personaggi: l’amico di vecchia data, Robert, Catherine, il saggio benedettino Henri, dell’abbazia di Loc-Dieu. Fra timori, esitazioni, sentimenti repressi e focose passioni, ancora una volta è il romanticismo delicato di Montanari il vero protagonista.

Luciano Montanari, ferrarese, esordisce in campo letterario nel 2003 e prosegue l’esperienza fino al recente Diventare Ottobre, in cui prendono l’avvio le vicende dei protagonisti che ritroviamo in questo suo ultimo romanzo. Si è misurato anche con la scrittura in lingua francese e con la poesia e il teatro dialettali e ha curato (con Marco Chiarini) un’antologia di autori dialettali ferraresi. Per il teatro ha scritto anche in lingua italiana, mentre la sua passione per la musica lo ha fatto approdare alla stesura di versi per arie da camera e di un atto unico per una composizione lirica. Collabora con “L’Ippogrifo” e “La voce di Ferrara e Comacchio”.

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it