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Comacchio tra Storia e Colori: un’estemporanea di pittura nel primo weekend della sagra

Articolo pubblicato il 13 Settembre 2014, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

Regolamento e modulo di iscrizione sono on line sul sito www.sagradellanguilla.it

Anche l’arte sarà protagonista a Comacchio alla Sagra dell’Anguilla 2014: nel primo week end della grande kermesse gastronomica – che, dopo la cena d’anteprima di venerdì 26, si svolgerà da sabato 27 settembre sino a domenica 12 ottobre – la città dei Trepponti si trasformerà in una piccola Montmartre. Per ospitare un’estemporanea di pittura dedicata alla rappresentazione/libera interpretazione di angoli del centro cittadino, strade, canali, abitazioni, monumenti e tutto ciò che rappresenti il patrimonio artistico, architettonico, urbanistico e paesaggistico della città di Comacchio in tutti i suoi aspetti e specificità. La partecipazione al concorso – che si svolgerà nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 settembre – è aperta a tutti gli artisti, italiani e stranieri, professionali o dilettanti, i quali potranno presentare una sola opera, realizzata con qualunque tecnica su supporto rigido di dimensioni non superiori a cm. 70×100. Ma non solo: al fine di valorizzare il lavoro degli artisti, nei due week end successivi della Sagra dell’Anguilla 2014 le opere verranno esposte nelle vetrine delle attività commerciali di via Garibaldi, per essere valutate anche da un’apposita giuria che, il 10 ottobre, proclamerà e premierà i primi tre classificati. Mentre tutte le opere partecipanti saranno successivamente esposte in una mostra temporanea allestita in locali resi disponibili dall’Amministrazione Comunale. Il modu
Il regolamento completo e il modulo di partecipazione – da trasmettere entro il 25 settembre oppure direttamente all’InfoPoint Sagra di piazzale Card. Pallotta nelle mattinate del 27 e 28 settembre – sono consultabili e scaricabili dal sito www.sagradellanguilla.it alla sezione ‘espositori’.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani