Comacchio: presepi sotto i ponti, inaugurazione del percorso espositivo
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Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio
Domenica 8 dicembre (ore 12.00), il sindaco Marco Fabbri e l’Arcivescovo di Ferrara – Comacchio Giancarlo Perego inaugureranno il percorso espositivo “Presepi sotto i ponti”.
Otto i ponti che dall’8 dicembre 2019 al 7 gennaio 2020, accoglieranno sotto le loro arcate una natività composta in barche tipiche poste sull’acqua dei canali. Un percorso sul filo dell’acqua che diparte dal monumentale Trepponti – tra via Pescheria e piazzale Luca Danese, e prosegue fra Ponte di Borgo – tra piazzetta Trepponti e Via Muratori, Ponte degli Sbirri – Tra via Agatopisto e via Fogli, Ponte San Pietro – via San Pietro, Ponte dei Sisti – via Agatopisto e via Buonafede. E ancora: Ponnte Pasqualone – via Cavour, Ponte del Teatro – via Cavour e via Carducci, Ponte del Carmine – via Carducci. L’allestimento dei presepi è stato realizzato dalle associazioni: Marasue, Al Batal, Associazione Carmine, Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Associazione Muovidea: un progetto coordinato da ASCOM Confcommercio Comacchio.
Il Ponte degli Sbirri che costituisce un perno nella macchina urbanistica del centro storico, posto com’è fra palazzo Bellini, le ex carceri e il Museo Delta Antico, presenterà un presepe realizzato da un artigiano di Betlemme con legno di ulivo proveniente dalla Terra Santa.
L’arcivescovo Perego impartirà la benedizione al presepe di Betlemme mentre le corali della Concattedrale di San Cassiano animeranno l’evento con canti natalizi. A seguire è previsto un aperitivo con vino e prodotti marinati (in collaborazione dell’associazione Marasue)
Grazie all’iniziativa di solidarietà sociale “Tende di Natale” sarà inoltre possibile acquistare
manufatti in legno provenienti dalla Terra Santa per sostenere i progetti sociali realizzati da AVSI
e realizzati per favorire l’educazione, assicurare l’accesso allo studio e alle cure mediche alle fasce più deboli della popolazione di territori colpiti dalla guerra e dalla povertà (a cura della Coop. Sociale Work and Services).

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COMUNE DI COMACCHIO
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani