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Comunicato stampa Ministero della Cultura.

Si è concluso da pochi giorni lo scavo archeologico della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, riguardante un imponente edificio pubblico di età ellenistica. Le indagini hanno avuto luogo tra i mesi di marzo e maggio 2021, interessando un’area di circa 580 mq situata in Valle Pega, lungo la Strada Fiume.

Lo scavo è stato finanziato dal Ministero della Cultura, che ha stanziato 39.500 € per le indagini a scopo di tutela e ha visto l’importante collaborazione del Segretariato Regionale in qualità di Stazione Appaltante.

Le particolari caratteristiche costruttive della struttura, la sua imponenza (a pianta rettangolare bipartita lungo l’asse maggiore, orientato in direzione N-NE/S-SW, per una lunghezza massima di ca. 14,5 m e una larghezza di circa 8,5 m e la sua ubicazione strategica lungo il corso dell’Eridano, il ramo padano di epoca etrusca attivo fino alle soglie della romanizzazione, in prossimità dei cordoni dunosi e quindi della costa, consentono di ipotizzarne una funzione pubblica, non ancora precisabile, ma probabilmente a controllo dello sbocco a mare di uno dei suoi rami.

Il sito indagato, sulla base di frammenti di vasellame in ceramica grigia e a vernice nera e dei primi dati grezzi raccolti, rimanda ad un orizzonte temporale del III sec. a.C., che vede nell’area del Delta una presenza precoce di genti latine, nell’ambito di un popolamento di matrice etrusca, ma anche celtica, attratte dalla posizione strategica di questo peculiare territorio che costituisce un importante nodo itinerario per terra e per acqua.

 

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