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Comacchio: Celebrazioni del 4 Novembre

Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio

Il 4 novembre, giornata dedicata all’Unità d’Italia e alle nostre Forze Armate, è un’occasione di riflessione e di celebrazione. Quest’anno l’Amministrazione Comunale con la Sezione Bersaglieri e l’Associazione Combattenti e Reduci di Comacchio, ha commemorato la ricorrenza insieme alle FF.AA. del nostro territorio e alle classi 3^A e 3^B (scuola secondaria di primo grado) dell’Istituto Comprensivo di Comacchio. Presenti il Sindaco Marco Fabbri e l’Assessore Riccardo Pattuelli.

L’Assemblea, ha reso onore ai propri caduti ricordandone l’estremo sacrifico, ritrovandosi in Piazza Roma alle ore 9.00, presso il cippo monumentale e, a seguire, si sono svolti l’Alzabandiera e la celebrazione della Santa Messa. Alla presenza dei tanti ragazzi delle scuole medie, è stato rinnovato l’invito a perpetrare l’importante messaggio che è racchiuso nell’Art. 11 della nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”, un messaggio forte affidato alle generazioni del futuro.

Alla conclusione della celebrazione, alle ore 10.30, si è formato il corteo delle Autorità che ha deposto le corone di alloro presso il Parco della Resistenza e le Lapidi collocate in Piazza Folegatti, poi si è svolta la benedizione della corona al Sacrario dei Caduti con la lettura della preghiera a loro dedicata. Le celebrazioni sono proseguite anche a Porto Garibaldi e a San Giuseppe.

Si ricorda che è previsto domani un altro appuntamento con le celebrazioni del 4 novembre. Presso Palazzo Bellini, sala Polivalente – ore 9.30, si terrà l’incontro: “Palle Girate e altre storie. Dietro le quinte della Grande Guerra” di e con Michele d’Andrea. La giornata è organizzata dal Comune di Comacchio con l’A.N.C.R.I. (Associazione Nazionale Insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana).

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COMUNE DI COMACCHIO



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)