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Da: Comune di Comacchio

Quella di oggi è stata una giornata particolarmente significativa per la comunità comacchiese, la quale ha reso onore ai propri caduti, ricordandone l’estremo sacrifico. Il 4 novembre, ricorre precisamente la firma dell’armistizio nel Primo Conflitto Mondiale del 1918 e la successiva resa dell’impero austro-ungarico. In questa data emblematica, da ormai cento anni, si commemorano i soldati periti nell’espletamento del proprio dovere.
L’Assessore Comunale Maria Chiara Cavalieri, in rappresentanza di tutta l’Amministrazione, ha presenziato alla cerimonia tenutasi in Piazza Roma a Comacchio e, dopo la celebrazione della Santa Messa officiata da Don Giancarlo Pirini, ha deposto una corona di alloro davanti al Monumento che commemora i caduti della Prima Guerra Mondiale. Cavalieri ha richiamato tutti al “preservamento del senso dello Stato, oltre che all’attaccamento ai valori costituzionali propri di tutti i cittadini della Repubblica”, ringraziando calorosamente la Città e tutti coloro che si adoperano per il suo sviluppo. Ha espresso la propria gratitudine verso gli eroi patrii, ricordando quanti giovani, a volte giovanissimi hanno sacrificato la loro vita in nome di un ideale così grande e sacro ovvero quello di riconsegnare all’Italia e alle future generazioni pace, libertà e democrazia.

Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche alle altre autorità presenti: il Prefetto di Ferrara Dott. Michele Campanaro ed il Questore di Ferrara Dott. Giancarlo Pallini.
Alla cerimonia, organizzata dall’Associazione Combattenti e reduci, hanno partecipato le autorità militari locali, nonché le rappresentanze di Vigili del Fuoco e delle Associazioni combattentistiche e d’arma e di volontariato. Presenti alcune classi degli Istituti Comprensivi di Comacchio e Porto Garibaldi, che hanno letto i nomi e le rispettive età, di tutti i combattenti comacchiesi periti durante il Primo Conflitto Mondiale. Il lento scandire di così tanti nomi di nostri concittadini, strappati alla vita in così giovane età, deve restare un monito imprescindibile, un imperativo categorico, che spinga ogni Stato ad evitare in tutti i modi possibili la risoluzione di ostilità e contenziosi attraverso l’uso della forza ed il ricorso alla guerra. Nulla vale un così alto sacrifico umano.
Successivamente i presenti, in corteo, hanno deposto una corona anche al Parco della Resistenza, in Piazza Folegatti ed al Sacrario dei Caduti. Omaggi sono stati resi anche in Piazza Don Giovanni Verità a Porto Garibaldi ed in Piazza Rimembranza a San Giuseppe.

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