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Comacchio: anniversario sbarco di Garibaldi alla Piallassa: celebrazioni 3 agosto 2020

Articolo pubblicato il 31 Luglio 2020, Scritto da COMUNE DI COMACCHIO

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio

Venerdì 3 agosto 1849 – ore 8.30 – Braccato dalle truppe austriache, che lo avevano intercettato a largo di Cesenatico, Giuseppe Garibaldi non più in grado di proseguire la sua missione via mare verso Venezia è costretto a guadagnare la costa per trovarvi rifugio e, poi, la salvezza, grazie all’amico comacchiese Gioacchino Bonnet. Sulla spiaggia della Piallassa (attuale Lido delle Nazioni), a otto chilometri a nord di Magnavacca (dal 1919 denominata in memoria dell’evento Porto Garibaldi) ha inizio la trafila garibaldina che vedrà Comacchio, la sua costa e le sue Valli i luoghi di accoglienza per l’Eroe con la moglie Anita morente e dei suoi fedeli seguaci. Una pagina di storia che costituisce una tappa importante per la nascita del futuro Regno d’Italia.

Lunedì 3 agosto 2020 – ore 9.30 – Per celebrare la ricorrenza dello sbarco alla Piallassa, l’associazione Amici del Capanno di Garibaldi, con la collaborazione con il Comune di Comacchio, ha previsto un programma che si apre con la deposizione di corone nei luoghi più significativi per la memoria risorgimentale; a seguire l’alzabandiera e il saluto delle autorità al Capanno Garibaldi.

Programma

9.30 – Comacchio Loggia del Grano – Deposizione corona commemorativa

10.00 – Cimitero di Comacchio – Deposizione corona commemorativa al Col. G. Bonnet

10.30 – Porto Garibaldi – Cippo Piazza III Agosto – Deposizione corona commemorativa

11.00 Lido delle Nazioni – Capanno Garibaldi – Alzabandiera, deposizione della corona commemorativa e saluto delle autorità

Pomeriggio e sera propongono un programma teatrale per i bambini e le bambine.

LIDO DELLE NAZIONI – CAPANNO GARIBALDI

18.00: Intrattenimento e letture per bambini

21:00: Spettacolo teatrale per bambini nell’ambito della rassegna “Teatri sull’acqua” di Massimiliano Venturi.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani