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Comacchio a Teatro parte con il tutto esaurito

Articolo pubblicato il 17 Gennaio 2017, Scritto da COMUNE DI COMACCHIO

Tempo di lettura: 4 minuti


Da: Comune di Comacchio

Venerdì 20 gennaio aprirà il programma della quinta edizione di Comacchio a Teatro, la stagione teatrale Comunale realizzata sotto la direzione artistica di Massimiliano Venturi. Il cartellone propone anche quest’anno la formula che ne ha decretato il successo e la sempre cospicua affluenza, articolandosi su sette serate in altrettanti venerdì fino a fine marzo, e portando al cospetto del pubblico della Sala Polivalente il meglio della scena nazionale del teatro comico, brillante e della drammaturgia contemporanea, senza tralasciare la produzione locale.
Proprio in apertura di cartellone, uno degli eventi più attesi della stagione: lo spettacolo ADAMO E DEVA, scritto da Andrea Zalone e Francesco Freyrie ed interpretato da Vito e Claudia Penoni è infatti già tutto esaurito da settimane. Adamo, interpretato da Vito, è un notaio che gestisce i lasciti e le donazioni che i fedeli fanno alla Curia di Roma e come tutti i sabato
sera sta aspettando l’arrivo dei suoi amici. Ha cucinato e ha apparecchiato con cura la tavola quando qualcuno suona alla porta. È Deva, una donna vestita in maniera bizzarra con una valigia in mano. Adamo tenta di dirle qualcosa ma invano, la donna si siede a tavola scusandosi per il suo anticipo. Chi è questo personaggio misterioso? E perché gli altri commensali non arrivano? Quella che sarebbe dovuta essere una rassicurante serata tra amici si trasforma in un’epica e sgangherata apocalisse: Adamo e Deva saranno pronti ad abitare il nuovo mondo che si presenta inaspettatamente davanti ai loro occhi? La cena più integralista, biblica e rocambolesca della storia si prepara ad aver luogo.
Gli autori Freyrie e Zalone consolidano il loro sodalizio, ponendo come sempre al centro del loro lavoro l’attualità raccontata con un linguaggio contemporaneo, che predilige la comicità ma senza mai banalizzare i caratteri dei personaggi e gli intrecci delle storie; affrontano qui con ironia e divertito laicismo il tema più scottante di questi ultimi anni: la paura del diverso, la dittatura degli integralismi, lo scontro tra gli estremismi e la confusione tra fede e tifo da stadio. Sotto la sapiente regia di Daniele Sala, Vito e Claudia Penoni portano in scena due nuove ed esilaranti maschere della Commedia all’italiana: i “fondamentalisti occidentali”.
Appuntamento fissato, dunque, per venerdì 20 gennaio in Sala Polivalente a Palazzo Bellini (via Agatopisto 7, Comacchio), con inizio alle ore 21:00; apertura ore 20:00. La prevendita per tutti i prossimi appuntamenti in cartellone continua ogni martedì in Biblioteca a Palazzo Bellini (ore 15-18) e on line sul sito www.comacchioateatro.it (adulti 10 €, ragazzi 6 €, carnet 3 ingressi dedicato ai soci Coop 25 €). Il prossimo spettacolo in cartellone è fissato per venerdì 03/02, e vedrà in scena un’altra eccellenza della scena nazionale: sarà infatti protagonista Andrea Cosentino, con il suo successo Angelica. Infoline 349 0807587 – info@comacchioateatro.it.

Note degli autori Francesco Freyrie e Andrea Zalone su Adamo e Deva

Come sempre quando scriviamo una commedia, anche per Adamo e Deva eravamo alla ricerca di un ‘nemico’ da raccontare.
Quando hai a che fare con una scena fissa e due attori sul palco, è fondamentale individuare un ‘nemico’ che il pubblico possa riconoscere facilmente e che da solo basti a muovere la scena e i dialoghi a tal punto da farti dimenticare che il tempo e lo spazio sono fermi.
Per ottenere questo effetto bisogna riuscire a traslocare lo spettatore dentro la trama, cioè deve essere lui a sfidare il ‘cattivo’. Così, mentre un attore veste i panni del nemico, l’altro rappresenta il punto di vista del pubblico … cioè porta sul palco voi.
Nel nostro primo spettacolo il nemico era un politico e il pubblico veniva rappresentato da un esodato che, stanco di farsi rovinare la vita, lo rapiva ma sbagliava i tempi perché proprio quel giorno il governo cadeva e il politico non rappresentava più nulla. Ma per tutta la commedia l’esodato parlava al politico con la voce dello spettatore.
Eravamo dunque alla ricerca di un nuovo ‘nemico’… e lo abbiamo trovato guardandoci intorno, nel nostro quotidiano.
È un nemico che viaggia seduto vicino a noi sul tram, fa la coda dietro di noi al supermercato, risiede nelle nostre città vivendo una vita spesso molto diversa dalla nostra. Noi non lo capiamo e per questo lo temiamo. Soprattutto perché crede in un Dio diverso dal nostro.
Il nostro nuovo nemico è una cultura altra che non comprendiamo e che a sua volta non ci comprende: l’Islam.
Voi pubblico, invece, che siete l’altro attore, interpretate un notaio che lavora per il Vaticano e una bella sera vi ritrovate dentro casa una donna musulmana.
E tutte le paure, le diffidenze, i luoghi comuni, i discorsi da bar, le banalità, le semplificazioni teologiche e le tensioni tra questi due mondi esplodono al centro di una tavola imbandita, con una deflagrazione tale da provocare non solo un nuovo Big Bang, ma addirittura la nascita di un nuovo Paradiso Terrestre.
Noi ci siamo divertiti a scriverlo, speriamo che anche voi pubblico vi divertiate a interpretarlo.

Andrea e Francesco

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani