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Colpevoli silenzi

Articolo pubblicato il 13 Febbraio 2017, Scritto da Redazione di Periscopio

Tempo di lettura: < 1 minuto


di Lorenzo Bissi

Venerdì 10 febbraio è stato il Giorno del Ricordo “di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Eppure in Italia se ne parla ancora molto poco. Eppure di tutte quelle vittime ancora non si sa il numero, non si sa che cosa hanno subito nelle ultime ore della loro vita. E come al solito in Italia si politicizzano anche le vittime, ci si punta il dito contro, senza capire che ad un certo punto bisogna smetterla di litigare e rispettare chi è morto.
Siamo quasi tutti ignoranti sul tema, perché un colpevole silenzio è stato mantenuto per anni. È ora di istruirci, per evitare che la storia si ripeta.

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Redazione di Periscopio



Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani