Coldiretti: soddisfazione per gli ultimi provvedimenti a favore dell’agricoltura
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da: ufficio stampa Coldiretti
Da sblocco dei fondi UE per i contributi PAC, all’aumento della percentuale di succo nelle bibite alla frutta, allo stop alle oliere truccate, significativi segnali di attenzione al mondo agricolo. Gulinelli: “Resta ovviamente molto da fare ma vediamo passi avanti per il mondo agricolo. Ora procedere con il decreto #campolibero per semplificare e rilanciare il settore”.
“Lo sblocco dei finanziamenti dovuti agli agricoltori rappresenta un risposta adeguata alle nostre continue sollecitazioni nei ripetuti incontri con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al quale va un sincero ringraziamento”. E’ quanto afferma il presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare l’annuncio del completamento delle attività di controllo sulle domande grazie al quale Agea ha disposto il pagamento agli agricoltori di 81.5 milioni di euro di fondi della Politica agricola comune, dei quali 65 milioni andranno a 6.000 aziende per il pagamento della Domanda Unica 2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale. A meno di una settimana dalla nomina – sottolinea Moncalvo – si tratta di un ottimo inizio per il neo Commissario dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Stefano Antonio Sernia con il quale siamo pronti a collaborare anche in vista degli importanti appuntamenti che ci attendono con la riforma della Politica Agricola Comune (Pac).
E sempre in queste ore arriva anche notizia della sconfitta della “lobby delle bibite alla frutta senza frutta”, su tutte le aranciate, grazie all’azione del Governo che si è dimostrato vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori. Lo sottolinea Coldiretti, commentando positivamente il voto dell’aula della Camera all’emendamento del Pd alla legge comunitaria che alza il contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento. Finalmente – come Coldiretti ha più volte chiesto – ci sono le condizioni per cambiare una norma che attualmente permette di vendere acqua come se fosse succo. Quando la legge sarà approvata, duecento milioni di chili di arance all’anno in più saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate, il che significa cinquantamila chili di vitamina C in più. Una decisione che concorre a migliorare concretamente la qualità dell’alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all’obesità in forte aumento. Non va peraltro dimenticato – conclude la Coldiretti – l’impatto economico sulle imprese agricole poiché l’aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare ettari ed ettari di frutteti.
Stesso effetto positivo ci si attende dall’emendamento alla legge comunitaria che prevede lo stop alle oliere truccate nei ristoranti che potranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco, per evitare che possano essere “allungate” o addirittura riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con quello originario.
“Nel rispetto della normativa comunitaria l’Italia non ha rinunciato questa volta a svolgere il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa” ha affermato il presidente della Coldiretti nell’apprezzare “la decisa svolta dell’Esecutivo che si è dimostrato vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori”. Si tratta di salvaguardare prodotti base della dieta mediterranea come l’olio di oliva e la frutta che offrono un contributo determinante alla salute dei cittadini e sono realtà produttive da primato nazionale.
La norma approvata prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta.
“E attesa c’è anche per il decreto #campo libero – evidenzia il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – nel ricordare che il prossimo 13 giugno il consiglio dei ministri esaminerà l’insieme di provvedimenti che puntano al rilancio del settore agro alimentare attraverso la leva di sgravi e agevolazioni fiscali, favorendo in particolare l’occupazione giovanile ma anche semplificando la vita delle imprese sul fronte burocrazia e controlli.”
Per quanto riguarda l’occupazione giovanile, secondo una bozza del decreto, si prevedono mutui a tasso zero per gli imprenditori under 40, detrazioni al 19 per cento sull’affitto terreni a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali under 35 e incentivi alle assunzioni (sgravi di 1/3 della retribuzione lorda). Novità anche sul piano sanzionatorio: si introducono disposizioni volte a sanzionare la coltivazione di prodotti Ogm e a contrastare il fenomeno della contraffazione alimentare. Inoltre si estende l’istituto della diffida a tutti gli illeciti agroalimentari di lieve entità puniti con la sola sanzione amministrativa pecuniaria. Come richiesto da Coldiretti, il dl si propone anche di facilitare la vita delle imprese favorendo la sburocratizzazione e per questo si istituisce un registro unico dei controlli, venendo incontro alle richieste delle imprese del settore che lamentavano l’oppressione di troppi controlli, anche sovrapposti, a cui sottostare. Diverse misure di semplificazione riguardano in particolare il settore vitivinicolo. Vengono poi introdotti due crediti di imposta (per l’e-commerce e per la creazione reti di imprese o lo sviluppo di quelle esistenti). Inoltre, al fine di favorire l’emersione dal lavoro sommerso si prevede una deduzione ai fini Irap di una parte dei costi relativi a contratti a tempo determinato caratterizzati da particolari requisiti di stabilità (150 giornate e durata triennale). Un capitolo del decreto riguarda, infine, la riorganizzazione e riduzione dei costi degli enti e società controllate dal ministero. In particolare si prevede, in luogo del consiglio di amministrazione, la figura dell’amministratore unico per tutte le società controllate, stabilendo comunque la riduzione dei compensi e procedure selettive per l’individuazione degli amministratori.
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