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Da Ufficio Stampa

L’anticipo di primavera inganna le colture: peschi e albicocchi pronti alla fioritura ma c’è il rischio gelate. Allarme anche per mancanza di piogge: manca acqua nei terreni.

Peschi e albicocchi già pronti a sbocciare ma tutte le coltivazioni sono in grande anticipo per un mese di febbraio insolitamente caldo (fino a 22 gradi nel ferrarese) e siccitoso che ha mandato la natura in tilt, con lo spuntare addirittura di fiori spontanei come le viole nei prati. Lo rileva Coldiretti, evidenziando che la “finta primavera” ha ingannato le coltivazioni, favorendo un “risveglio” che le rende particolarmente vulnerabili all’annunciato ritorno del freddo con danni incalcolabili per la produzione.

In caso di gelate o bruschi abbassamenti di temperatura, i fori appena sbocciati, sono infatti molto sensibili, con il rischio che vengano “bruciati” dal freddo e non possano poi diventare frutto.

Il clima del mese appena finito, continua Coldiretti, conferma l’anomalia che testimonia i cambiamenti climatici in atto anche in Italia, che si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi, anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura regionale che negli ultimi dieci anni ha subito danni per oltre 2 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.

Altra anomalia preoccupante nel nostro territorio è la mancanza di piogge, che sta già provocando apprensione tra gli agricoltori, costretti a pensare alla irrigazione anticipata, laddove possibile per il Consorzio di Bonifica fornire acqua nei canali, specie per le colture orticole, che comunque rappresenta un ulteriore costo.

Anche per le bietole, seminate nei giorni scorsi, senza piogge la germinazione e la crescita sono problematiche, così come la ripresa vegetativa dei cereali autunnali, che devono poter trovare sufficiente umidità per assorbire gli elementi nutritivi dal terreno.

È necessario che le aziende agricole assicurino i loro prodotti, sia vegetali che animali, che fanno sì che l’agricoltura della nostra regione rappresenti un’assoluta eccellenza nel panorama agroalimentare mondiale.

La gestione del rischio è un fattore strategico per la competitività delle aziende agricole, per questo occorre recarsi negli uffici del CAA Coldiretti dove è possibile sottoscrivere la Manifestazione di Interesse e successivamente il PAI (Piano Assicurativo Individuale), per poter accedere ai contributi europei.

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