Coldiretti: per il Consorzio di Bonifica serve un cambio di passo
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da: ufficio stampa Coldiretti Ferrara
In vista del rinnovo degli organi dirigenti del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, Coldiretti ribadisce le ragioni del proprio impegno per una gestione coerente e puntuale di un Ente fondamentale per il territorio e le attività della nostra provincia.
Le ormai prossime elezioni del nuovo Consiglio del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara del 12 e 13 dicembre 2015, sono un appuntamento importante per dare a questo Ente un governo forte in grado di affrontare i tanti problemi che datempo sono sul tavolo.
In questa occasione Coldiretti ha inteso assumere una posizione costruttiva e propositiva, elaborando un piano di programma per il prossimo mandato del consiglio, in considerazione dell’importanza che la bonifica riveste per il territorio ferrarese ed in modo particolare per le attività agricole, sia che si tratti di scolo, che di irrigazione, che di manutenzione delle infrastrutture come canali ed impianti, che delle strade in fregio ai canali. Abbiamo raccolto un vasto consenso sul nostro documento e quindi abbiamo valutato positivamente l’entrata nella lista insieme alle altre associazioni d’impresa di tutti i settori produttivi, convinti che sapremo essere elemento di proposta, stimolo e verifica del rispetto degli impegni presi in coerenza con la necessità di risolvere problemi non affrontati in negli anni scorsi che ora rischiano di essere di pregiudizio per l’ordinaria attività delle imprese agricole (e non solo) nel nostro territorio, anche in ragione dei mutamenti climatici che richiedono flessibilità e capacità di intervento diversi dal passato.
Senza trascurare il necessario controllo e governo dei bilanci che devono tenere conto dell’imperativo taglio di spese, piuttosto che del continuo aumento dei tributi.
Ciò, connesso alla realizzazione di opere per la sicurezza del territorio, anche con risorse pubbliche assicurate a livello comunitario, una maggiore democraticità, da ricercare con l’attivazione di consulte territoriali dei consorziati (in primo luogo agricoltori), un nuovo rapporto con i Comuni, anche in ragione delle nuove competenze attribuite con la riforma istituzionale in atto, unamaggiore conoscenza e trasparenza dell’attività del Consorzio, un corretto regolamento irriguo, siamo convinti potranno essere questioni in grado di far compiere il necessario salto di qualità a questo Ente e rendere il miglior servizio ai soci ed ai cittadini.
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COLDIRETTI
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